lunedì 29 giugno 2009

CHI É IL GOLPISTA?

Golpe in Honduras
"Zelaya, in carica dal 2006, è stato prelevato dalla sua residenza ieri all'alba dopo aver provocato l'ira di Congresso, magistratura ed esercito per aver cercato di organizzare un referendum non ufficiale per estendere il limite del suo mandato quadriennale.
Il Congresso honduregno ha nominato come presidente ad interim Roberto Micheletti, che ha imposto il coprifuoco per ieri notte e stanotte.
La Corte Suprema del Paese ha dichiarato di aver ordinato all'esercito di rimuovere Zelaya.
Il golpe è stato duramente condannato da Chavez, che ha messo il proprio esercito in allerta ieri nel caso le truppe dell'Honduras attaccassero la sua ambasciata nel Paese.
L'amministrazione del presidente Usa Barack Obama, l'Unione europea e altri stati hanno espresso il proprio sostegno a Zelaya, sequestrato dalle truppe e trasferito in aereo in Costa Rica.
L'Organizzazione degli Stati americani ha chiesto l'immediato ritorno in carica di Zelaya."
Chi é il golpista? Zelaia che instradato da Castro , Chavez e Morales cerca di organizzare il referendum per essere dichiarato presidente a vita oppure le tre Istituzioni Honduregne che danno mandato all'esercito di fermare questo pazzo!
E tanto per fare un parallelismo cosa sarebbe successo se il Prodi avesse tentato di fare qualcosa di simile l'anno scorso?

1200 ANNI DI TENEBRE OVVERO I DANNI DELLE TEOCRAZIE

1200 anni separano l'incendio della Biblioteca d'Alessandria ed il conseguente assassinio di Ipasia
simbolo della cultura al femminile dal rogo di Giordano Bruno in un giorno del 1600 in Roma.
1200 anni di distruzione delle vestigia Pagane e sterminio dei suoi sacerdoti e dei suoi fedeli.
Ogni singolo assassinato é un delitto contro Dio peró l'assassinio di menti eccelse é un delitto contro l'umanitá intera per averci privato della conoscenza e quindi della libertá.

Allora erano i Parabalani, poi l'inquisizione del Sant'Uffizio, oggi i Talebani ed i toghelani nostrani ...... facciamo in modo da liberarcene una volta per tutte!

Trama:

Nell'Egitto del IV secolo a.C, la storia di Hypatia di Alessandria, primo astronomo-filosofo donna dell'Occidente.

Spinto dal desiderio di raccontare una storia su Romani e Cristiani nell'Antico Egitto, il regista spagnolo di origine cilena ha individuato la sua eroina nella figura di Ipazia, figlia di Teone, ultimo direttore della celeberrima biblioteca di Alessandria, e donna simbolo della tolleranza della società greco-romana di quel tempo. Con la sua Himenóptero, Amenábar ha coinvolto la Mod Producciones di recente creazione e Telecinco Cinema, mettendo assieme un cast internazionale che recitasse in lingua inglese e permettesse di lanciare il film sul mercato internazionale.

A vestire la tunica di Ipazia è la star britannica Rachel Weisz (The Constant Gardener, La Mummia). La vediamo insegnare astronomia, matematica e filosofia ai suoi allievi, in quel tempio della saggezza che doveva essere allora la Biblioteca alessandrina. Ma mentre tra quelle mura si discetta di Aristotele e si preconizza l'eliocentrismo, per le strade e le piazze della città governata dall'Impero Romano d'Oriente cresce ed esplode il dissidio tra le religioni: cristiani contro pagani ed ebrei. Presto i parabalani incappucciati(funzionari romani che disdegnano la propria vita per la causa della Chiesa. In genere, sono attivisti, monaci, guerrieri e becchini, fanatici, ignoranti, violenti ) spingeranno la folla ad attaccare nel nome di Cristo gli adoratori degli déi e, nonostante la mediazione romana, la Biblioteca verrà saccheggiata e distrutta.

Il resto è storia, con la sola eccezione del servo Davus, personaggio inventato, interpretato dal giovane inglese Max Minghella. Lo spettatore potrebbe trovare noiose e fintamente intellettuali le numerose discussioni "scientifiche" ma quello che non sfuggirà è la scelta di portare sul grande schermo questa martire del paganesimo che ha tutto l'aspetto di un attacco frontale del regista al Cristianesimo e non genericamente al fanatismo religioso. All'uscita di Agora difficilmente le stanze del Vaticano apprezzeranno le scene in cui i cristiani sbudellano la gente urlando come invasati o vengono visualizzati come formiche nere che si affrettano sulla preda con una efficace ripresa dall'alto velocizzata.


Chi è il regista

Alejandro Amenábar (Santiago del Cile, 1972) è figlio di madre spagnola e di padre cileno. La sua famiglia si trasferisce in Spagna quando lui ha un anno, facendolo crescere e studiare a Madrid. Scrive, produce e dirige il suo primo cortometraggio, "La cabeza", a 19 anni, e ne ha 23 quando debutta nel lungometraggio con "Tesis" che in Spagna riceve molti premi. Il suo "Apri gli occhi" riscuote in Spagna un enorme successo e viene distribuito in tutto il mondo: è stato ultimamente oggetto di un remake hollywoodiano diretto da Cameron Crowe e intitolato "Vanilla Sky", con Tom Cruise (che ne è anche il produttore), Penelope Cruz (protagonista anche della versione originale) e Cameron Diaz. "The Others" - interpretato in modo perfetto da Nicole Kidman e prodotto da Tom Cruise - è il suo primo film girato in lingua inglese, presentato alla Mostra di Venezia, dove ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. Ha realizzato la colonna sonora di tutti i suoi film, nonchè di molti altri, tutti iberici.

· In nome di Ipazia

L’UNESCO, dietro richiesta di 190 stati membri, ha creato un progetto internazionale che intende favorire piani scientifici al femminile nati dall’unione delle donne di tutte le nazionalità, perché se si vuole che la Scienza sia davvero al servizio dei reali bisogni dell’Umanità, è necessaria l’urgente realizzazione di un migliore equilibrio nella partecipazione di entrambi i sessi alla scienza e al suo progresso. Attualmente nell’ambito della scienza solo il 5% delle donne sono ai vertici. L’UNESCO ha chiamato questo progetto internazionale: IPAZIA.

Chi era questa straordinaria scienziata?

Ipazia era l’erede della Scuola alessandrina, la più notevole comunità scientifica della storia dove avevano studiato Archimede, Aristarco di Samo, Eratostene, Ipparco, Euclide, Tolomeo… e i geni che hanno gettato le fondamenta del sapere scientifico universale. Filosofa neoplatonica, musicologa, medico, scienziata, matematica, astronoma, madre della scienza sperimentale (studiò e realizzò l’astrolabio, l’idroscopio e l’aerometro).… e, come scrisse Pascal, «ultimo fiore meraviglioso della gentilezza e della scienza ellenica». Nei suoi settecento anni la Scuola alessandrina aveva raggiunto vette talmente elevate nel campo scientifico, che sarebbe bastato lasciar vivi e liberi di studiare Ipazia e i suoi allievi per acquisire 1200 anni in più di progresso.

Ma su Ipazia e sull’intera umanità si abbatté la più grossa delle sventure: l’ascesa al potere della Chiesa cattolica e il patto di sangue stipulato con l’impero romano agonizzante. Questo patto – oltre alla soppressione del paganesimo – prevedeva la cancellazione delle biblioteche, della scienza e degli scienziati, l’annullamento del libero pensiero, della ricerca scientifica (nei concilî di Cartagine, infatti, fu proibito a tutti – vescovi compresi – di studiare Aristotele, Platone, Euclide, Tolomeo, Pitagora etc.). Alla donna doveva essere impedito l’accesso alla religione, alla scuola, all’arte, alla scienza. In poche decine di anni il piano venne quasi interamente realizzato. Ma Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino e Cirillo – i giganti del nascente impero della Chiesa – trovarono, sulla loro strada lastricata di roghi e di sangue, un ultimo impedimento: una giovane bellissima creatura a capo della Scuola alessandrina, una scienziata con una dirittura morale impossibile da piegare la quale, al termine d’una giornata di studio e di ricerca, si gettava sulle spalle il tribon – il mantello dei filosofi – e se ne andava in giro per Alessandria a spiegare alla gente – con ingegno oratorio e straordinaria saggezza – cosa volesse dire libertà di pensiero, l’uso della ragione. E Cirillo, vescovo e patriarca di Alessandria, ordì il martirio di Ipazia. Uccidere ingiustamente un qualunque essere umano è troncare una vita, spezzare una possibilità, ma trucidare una creatura come Ipazia è arrecare un danno incalcolabile all’umanità intera, è uccidere la speranza nel progresso umano. Questo delitto segnò la fine del paganesimo, il tramonto della scienza e della dignità stessa della donna. Segnò la definitiva affermazione del gruppo più astuto, raffinato, vorace, spietato e feroce prodotto dalla specie umana: da quel marzo del 415 d.C. la Chiesa Cattolica, oltre a imprigionare, torturare, bruciare vivi popoli interi, incatenò la mente degli uomini per manovrarli, dirigerli, dominarli, alleandosi sempre con il potere e con l’ingiustizia. Nessun mea culpa potrà mai restituire all’umanità tanto sangue innocente e tanti secoli di progresso mancato. In quel 415 d.C. a nulla valse la voce isolata del prefetto Oreste, che cercò inutilmente di difendere e di salvare la scienziata. Quando giunse ad Alessandria, Oreste si recò a rendere omaggio a Ipazia, astro incontaminato della sapiente cultura. Da lei apprese che non poteva definirsi realmente pagana perché «qualunque religione, qualunque dogma, è un freno alla libera ricerca, e può rappresentare una gabbia che non permette d’indagare liberamente sulle origini della vita e sul destino dell’uomo». Ipazia gli raccontò che dopo l’incendio della biblioteca, il prefetto Evagrio le aveva proposto di convertirsi al cristianesimo in cambio di maggiori sovvenzioni per la sua scuola e che lei aveva rifiutato dicendo: «Se mi faccio comprare, non sono più libera. E non potrò più studiare. È così che funziona una mente libera: anch’essa ha le sue regole». Dopo il massacro di Ipazia, il vescovo e patriarca Cirillo governò Alessandria da padrone assoluto per i successivi trent’anni. I libri di Ipazia e di tutta la Scuola alessandrina furono bruciati (con la sola eccezione del suo commento alla Syntaxis), la sua memoria cancellata. A parte Ierocle (di cui sono rimaste solo due modeste opere di filosofia neoplatonica) e il poeta Pallada che con i suoi versi cantò l’irreprensibilità dei costumi, l’alto sentire, l’accuratezza e il savio giudicare della filosofa e scienziata alessandrina, tutti i discepoli della scienziata scomparvero e di loro, del loro pensiero, delle loro opere, nulla è rimasto. Alcuni riuscirono ad emigrare in India (tra cui Paulisa, autore dell’opera astronomica Paulisa siddhānta), importandovi le ultime scoperte di trigonometria ed astronomia. Ci è pervenuta, però, una parte dell’opera di uno degli allievi preferiti di Ipazia: Sinesio di Cirene, vescovo di Tolemaide. Dalle sue lettere indirizzate alla maestra, si apprende che Ipazia è stata la madre della scienza moderna in quanto, all’analisi teorica dei problemi di fisica e di astronomia, faceva seguire la sperimentazione pratica (il grande matematico del ‘600 Pierre de Fermat, studiando l’idroscopio realizzato dalla scienziata alessandrina, rese omaggio «alla grande Ipazia, che fu la meraviglia del suo secolo»). Mentre la sua maestra era ancora in vita, Sinesio scriveva: «L’Egitto tien desti i semi di sapienza ricevuti da Ipazia».

Le testimonianze antiche su Ipazia sono offerte, principalmente, da quattro storici: Socrate Scolastico (Storia Ecclesiastica), Filostorgio (Storia Ecclesiastica), Sozomeno (Storia della Chiesa) – tutti contemporanei di Ipazia -, e Damascio, ultimo direttore dell’Accademia platonica di Atene, che scrisse di lei 50 anni dopo il suo massacro. Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino e Cirillo vennero fatti santi. Sant’Ambrogio, San Giovanni Crisostomo, Sant’Agostino e San Cirillo d’Alessandria sono stati elevati, inoltre, al rango di dottori e padri della Chiesa universale. Per i successivi 1200 anni la Chiesa di Roma manovrò principi, re ed imperatori per tenere a freno il suo più acerrimo nemico: il sapere, la conoscenza. Soprattutto la scienza della Scuola alessandrina.Il 17 febbraio dell’Anno Santo 1600 la Chiesa di Roma fece bruciare vivo Giordano Bruno, il filosofo e scienziato che aveva studiato gli atomisti greci e che attraverso le opere di Democrito aveva capito l’essenza di quegli universi infiniti che Ipazia aveva intuito. Il 22 giugno 1633 la Chiesa di Roma fece imprigionare ed abiurare il padre della scienza moderna Galileo Galilei, il quale aveva proseguito l’opera iniziata dalla Scuola alessandrina e da Ipazia nella sperimentazione della scienza e che, nel Dialogo sui massimi sistemi del mondo, aveva avuto il coraggio di proporre l’ipotesi eliocentrica che Aristarco di Samo aveva formulato nel 280 a.C. nella Scuola alessandrina e che Ipazia aveva elaborato. Papa Pio XII nel 1944, per festeggiare i 1500 anni della morte di San Cirillo d’Alessandria (la cui opera teologica è alla base del dogma della Vergine Madre di Dio) promulgò l’enciclica Orientalis Ecclesiae, per «esaltare con somme lodi» e «tributare venerazione a San Cirillo», a colui che aveva cacciato e fatto massacrare ebrei, nestoriani, novaziani (chiamati catari – puri) e pagani da Alessandria d’Egitto. Il vescovo-patriarca S. Cirillo aveva studiato per cinque anni – dal 394 al 399 – nel monastero della montagna della Nitria, nel deserto di San Marco, e lì era stato ordinato Lettore. In questo monastero aveva stretto vincoli di amicizia con gran parte dei monaci parabolani (di cui si servì per sterminare ebrei, nestoriani, novaziani e pagani) e soprattutto con Pietro il Lettore, a cui sedici anni dopo ordinò di trucidare Ipazia… l’ultima voce libera, l’ultima luce femminile di sapienza dell’antichità.

Purtroppo le donne che tentarono di studiare e d’inserirsi nel mondo della scienza dovettero combattere su due fronti: il primo risaliva ai tempi di Platone, che le considerava esseri inferiori per natura (e questo sembra incredibile: Platone, Aristotele e i più grandi pensatori che ha prodotto il genere umano, che hanno dato vita all’attuale libertà di pensiero, ebbene… consideravano la donna inferiore per natura); il secondo… il ruolo secondario assegnatole proprio dai padri fondatori della Chiesa (Sant’Agostino… e San Giovanni Crisostomo che affermò che la donna porta il marchio di Eva e che Dio non le ha concesso il diritto di ricoprire cariche politiche, religiose o intellettuali). Infatti se Ipazia fosse stata uomo, l’avrebbero solamente uccisa. Essendo donna, dovevano farla a pezzi, nella cattedrale cristiana, per rendere quel massacro simbolico d’un sacrificio. Per escludere, nel cammino dei secoli a venire, metà del genere umano.Ipazia ci ha insegnato che la via della ragione – la via dell’esperienza personale non mediata da altri, la ricerca continua della verità sulla nostra vita, verità che racchiude il nostro corpo, la mente, l’universo, l’intelligibile… come direbbero gli antichi filosofi, la metafisica… che vuol dire il raggiungimento d’un principio supremo non creatore, ma che è e che si evolve insieme a noi – è la via a cui ha diritto ogni essere umano.

Naturalmente, colto e rigoroso com’è A. Amenabar, si è documentato su fonti storiche e su altri studi di cui non citiamo che la minima parte. Eccole:

Fonti

Cirillo, Homilia VIII, in J. P. Migne, Patrologia Graeca, vol. LXXVII
Esichio di Mileto, Fragmenta, in «Fragmenta Historicorum Graecorum», Paris, Didot 1841-1870
Damascio, Vita Isidori, Hildesheim, Olms 1967
Filostorgio, Historia Ecclesiastica, in J. P. Migne, Patrologia Graeca, vol. LXV; Epitome in Fozio, Bibliotheca, 8 voll., Paris, Les Belles Lettres 1959
Palladas, in Antologia Palatina, Yorino, Einaudi 1978
Sinesio, Opere, Torino, UTET 1989
Socrate Scolastico, Historia Ecclesiastica, in J. P. Migne, Patrologia Graeca, vol. LXVII
Sozomeno, Historia Ecclesiastica, in J. P. Migne, Patrologia Graeca, vol. LXVII
Suda, Lexicon, Lipsia, Teubner 1928
Teodoreto, Historia Ecclesiastica, Berlin Akademie Verlag 1954
Teone, Commentaria in Ptolomaei syntaxin mathematicam I-II, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana 1936
Teone, Commentaria in Ptolomaei syntaxin mathematicam III-IV, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana 1943
Teone, Le Petit commentare de Théon d’Alexandrie aux Tables faciles de Ptolomée, tr. da A. Tihon, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana 1978

Bibliografia

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Richard Hoche, Hypatia, die Tochter Theons, in «Philologus» 15, 1860
Guido Bigoni, Ipazia Alessandrina, Venezia, Antonelli 1887
Augusto Agabiti, Ipazia: la prima martire della liberta di pensiero, Roma, E. Voghera 1914
Karl Praechter, Hypatia in «Real Enzyklopädie der Altertums», IX, Stuttgart 1914
Christian Lacombrade, Synésios de Cyrène, hellène et chrétien, Paris, Les Belles Lettres 1951
John M. Rist, Hypatia, in «Phoenix», 19, 1965
Joseph Vogt e Matthias Schramm, Synesius vor dem Planisphaerium, in «Das Altertum und jedes neue Gute für Wolfgang Schadewaldt zum 15. März 1970», Stuttgart-Berlin-Köln-Mainz, Kohlhammer 1970
Otto Neugebauer, A history of ancient mathematical astronomy, Berlin-Heidelberg-New York, Springer 1975
Étienne Évrard, A quel titre Hypatie enseigna-t-elle la philosophie?, «Revue des Etudes Grecques», 90, 1977
Mario Luzi, Libro di Ipazia (poemetto), Milano, Biblioteca Universale Rizzoli 1978
Jay Bregman, Synesius of Cyrene. Philosopher Bishop, Berkeley-Los Angeles-London, University of California Press 1982
Robert J. Penella, When was Hypatia born?, in «Historia», XXXIII, 1984
Alessandra Colla, Quella femmina… fatta a pezzi, in «Risguardo IV», Ar, Brindisi 1985
Margaret Alic, L’eredità di Ipazia, Editori Riuniti, Roma 1989
Jean Rougé, La politique de Cyrille d'Alexandrie et le meurtre d'Hypatie, in «Cristianesimo nella storia», 11/3, 1990, pp. 485-504
Maria Dzielska, Ipazia e la sua cerchia intellettuale, in «Paganism in the Later Roman Empire and in Byzantium», Cracovia, Byzantina et Slavica Cracoviensia 1991
Angela Putino, La signora della Notte stellata, in Diotima, Mettere al mondo il mondo. L'ordine simbolico della madre, Milano, La Tartaruga 1992
Gemma Beretta, Ipazia d’Alessandria, Roma, Editori Riuniti 1993
Silvia Ronchey, Ipazia, l'intellettuale, in «Roma al femminile», a cura di A. Fraschetti, Roma-Bari, Laterza 1994, pp. 213-258;
Silvia Ronchey, Filosofa e martire: Ipazia tra storia della chiesa e femminismo, in «Vicende e figure femminili in Grecia e a Roma», a cura di R. Raffaelli, Atti del Convegno di Pesaro, 28-30 aprile 1994, Ancona, Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche 1995 pp. 449-465
Denis Roques, La famille d'Hipatie (Sinésios, epp. 5 et 16), in «Revue des Études Grecques», CVIII, 1995
Olivier Masson, Theoteknos, Fils de Dieu, in «Revue des Études Grecques», CX, 1997
Denis Rocques, Theoteknos, Fils de Dieu, in «Revue des Études Grecques», CXI, 1998
Morris Kline, Storia del pensiero matematico, 2 voll., Torino, Einaudi 1999 ISBN 88 061 5417 6
Tassilo Schmitt, Die Bekehrung des Synesios von Kyrene. Politik und Philosophie, Hof und Provinz als Handlungsräume eines Aristokraten bis zu seiner Wahl zum Metropoliten von Ptolemaïs, München-Leipzig, K. G. Saur 2001 ISBN 978 3 598 77695 3
Antonio Colavito, Adriano Petta, Ipazia, scienziata alessandrina. 8 marzo 415 d.C. (romanzo), prefazione di Margherita Hack, Milano, Lampi di Stampa 2004
Aida Stoppa, Ipazia e la rete d'oro (racconto), in Aida Stoppa, Sette universi di passione, Colledara, Andromeda 2004, pp. 20-34 e anche:

G. BERETTA, Ipazia d'Alessandria, Editori Riuniti, Roma 1993S. SESTI - L. MORO, Donne di scienza, Eleusi, Milano 1996E. GAJERI, Ipazia, un mito letterario, La Meridiana, Roma 1992D. A. FLOWER, I lidi della conoscenza, Bardi, Roma 1992E. M. FORSTER, Alessandria d'Egitto, Sellerio, Palermo 1996FOZIO, Biblioteca, Adelphi, Milano 1992M. ALIC, L’eredità di Ipazia, Editori Riuniti, Roma, 1989


Maria De Falco Marotta

sabato 20 giugno 2009

VENEZUELA.....DISASTRO ANNUNCIATO

DAL PUNTO DI Marco Zacchera ..Novello Sindaco di Verbania
VENEZUELA: E DITTATURA !Nell’ assoluto disinteresse dei media italiani il presidente Chavez sta portando il Venezuela alla dittatura politica e alla rovina economica. In questi ultimi mesi, dopo un turno elettorale viziato dai soliti brogli, il presidente bolivariano ha fatto cambiare la Costituzione (dopo che l’ anno scorso le sue riforme erano state bocciate dalla maggioranza dei venezuelani) controllando il voto di interi distretti e ora potrà farsi rinnovare l’ incarico a vita, ma soprattutto ha stretto i freni della libertà economica nazionalizzando imprese, chiudendo giornali e TV, arrestando la gente, minacciando chiunque osi chiedere più libertà. Sconfitto dalla crisi economica e in mano al suo stesso populismo, Chavez ha cominciato a espropriare migliaia di imprese, molte delle quali di proprietà di italiani o italo-venezuelani che da un giorno all’altro si sono così ritrovati sul lastrico e non possono abbandonare il paese. Una realtà drammatica ignorata in Europa nonostante la presenza di milioni di venezuelani di origine italiana e di una comunità italiana di residenti che supera tuttora le 200.000 persone. Un disastro consumato nell’indifferenza, nel timore di dire la verità ovvero che Chavez sta distruggendo il suo paese coltivando pericolosissime amicizie in Iran, l’ unico paese che ormai gli dà credito. Ed è ben strano che il mondo si interroghi sulle dimostrazioni di Teheran mentre non un commento venga da Caracas! GIOVEDI’ 25 GIUGNO SI TERRA’ A ROMA UNA MANIFESTAZUONE DI PROTESTA DAVANTI ALLA AMBASCIATA VENEZUELANA: SAREBBE UTILE UN’AMPIA PARTECIPAZIONE!

giovedì 18 giugno 2009

LETTERA A UNA "COMPAGNA"

Cara Compagna,
dopo 40 anni di lavoro all'estero, ritornando nella mia bella La Spezia da sempre dominata e gestita dalla Sinistra, mi sono accorto dei "danni" che qualsiasi amministrazione che non si alterni, fisiologicamente, produca!

É probabilmente un problema umano , da noi, secondo la mia esperienza fatta all'Estero, un poco piú incancrenito!

Credevo che il Sud America, fosse il "regno" della telenovela e della copucha "gossip" ed arrivando, giusto in tempo per votare il PDL, mi sono reso conto che la Sinistra Italiana, sicuramente deteneva il primato!

Penso, cosa sarebbe successo, se il nostro 1º Ministro, in riunione con Obama, avesse lui ammazzato la mosca fastidiosa, cosi come é successo in diretta: "si sarebbe aperto il cielo" un editoriale di repubblica tutto dedicato agli animalisti della sinistra furenti contro il Berlusconi cacciatore di mosche!
2 editoriali dell'unitá dedicati alla mancanza di dignitá del nostro Premier, non parliamo poi i varii fogli degli Orfani della falce e martello che avrebbero inveito contro Berlusconi per avere ucciso una "lavoratrice" e torme di strizza cervelli ad esaminare il gesto inventandosi profondi e reconditi condizionamenti che implichino una non attitudine a gestire la "cosa pubblica", insomma si sarebbe scatenata tutta l' "inteligencia" della Sinistra per almeno un paio di settimane discernendo, nella migliore delle ipotesi, sul modo piú opportuno e meno volgare per acchiappare od eliminare una mosca!
Questa é purtroppo la nostra triste realtá dopo tutti questi decenni di vostri governi che ci hanno portato al disastro, basti leggersi l'intervista di quella mente eccelsa del precedente 1º ministro che a febbraio dello scorso anno affermava che il suo governo di legislature ne avrebbe fatte ....Due!
Oppure il Sig. D'Alema conosciuto universalmente per aver abitato per decenni in un attico nel centro di Roma ......pagando un affitto all'INPDAI ( mio Istituto previdenziale) da casa popolare! ( hai capito come se fatto la barca a vela da 18 mt. 1 milione di Euro)
Oppure come Veltroni s'é pagato il loft a New York per farci studiare la figlia ( 2 milioni di Euro) Senza parlare poi dell'affare Unipol che i Toghelani hanno immediatamente messo a tacere o i fiumi di milioni di dollari che le varie cooperative rosse, l'Italturist ,etcetc hanno ricevuto o veicolato ai tempi della vecchia Madre Russia , oppure a quel "sant'uomo del senatore Moranino condannato in assise all'ergastolo per aver assasinato 3 partigiani e le loro mogli e fatto scappare da Togliatti (altro esempio di terrorista internazionale) a Praga e messo a capo di Radio Praga dove guarda un pó ci ha fatto la gavetta il "kabulista" Sandro Curzi altro esempio di giornalista con bollino, oppure quel meraviglioso esempio di 3ª carica dello Stato che ho avuto il piacere di conoscere direttamente ad una festa in Ambasciata a Santiago del Cile.....fortunatamente l’Ex On. Bertinotti che sia all’ Istituto Culturale che in Ambasciata si é detto orgoglioso d’essere comunista per cui si é reso complice morale del genocidio che sotto quel nome e quel símbolo é stato compiuto: decine e decine di milioni di morti!.
Insomma ,cara compagna, di "oppure" te ne potrei elencare centomila e piú.
Ritornando alla tuo stupore per essermi riferito ai dimostranti per la “seconda casa” in Abruzzo tirati su dal PRC (buonanima) e portati a sbandierare a Roma, come “markettari”, ascolta il modo forbito ed áulico di parlare in pubblico di un comunista DOC come il vostro Roberto Benigni ( ode ad Almirante) e se mi rispondi che é un “artista, ti propongo Di Pietro ( beh anche lui per la libera gestione del patrimonio del suo partito, potrebbe essere considerato un artista) ed allora cado sulla Bindi, D'Alema, Veltroni, Franceschini, Bersani, Parise ...... e se per te fossero tutti Artisti (magari lo sono per essersi arricchiti senza lavorare) converrai con me sul neoletto parlamentare Europeo De Magistri che ho sentito a porta a porta qualche será fa e mi sono chiesto se per caso all’inaugurazione della legislatura si presenterá con il costume di Pulcinella!
Vedi se per una volta, nella tua vita, riesci a pensare con il tuo cervello e se non ci riuscissi.........
.........se si sono estinti i Dinosauri...... perché non potrebbero estinguersi anche i "sinistrosauri" ?
HASTA PRONTO HASTA LA VICTORIA COMPAÑEROS ! (da uno dei tanti discorsi di Fidel)

mercoledì 17 giugno 2009

......CHE LA DIRITTA VIA ERA SMARRITA......

Benigni in Buenos Aires a raccontare : Obama e Berlusconi con la complicitá “forzata” di Dante Alighieri.

Da buon comunista, miliardario e taccagno, con la sua solita verve e prosa da mandriano del Chianti che lo hanno reso famoso nel sonetto dedicato al compianto Giorgio Almirante anni fá, il soggetto, cosi simpáticamente scemo che interpretó naturalmente, senza sforzo alcuno, il Piccolo Diavolo, soffre sicuramente di una síndrome da seghe adolescienziali, sfogliando le lussuriose illustrazioni del Doré e ci “diletta” oramai da molto tempo con queste sue declamazioni della Divina Commedia. Adesso tocca anche ai Bonariensi! Staremo attenti a come la prenderanno o magari come lo prenderanno tra un sonetto e l’altro. Obama e Berlusconi come Dante e Virgilio perché no? Magari con l’aiuto di Prodi esperto in collegarsi con l’anime dei trapassati dopo lo spettacolo potrebbe chiedere alla buon anima dell’Alighieri in quel di Ravenna cosa ne pensi! Certo che se fosse vero che al sommo poeta gli imbecilli erano invisi, e che avrebbe preferito abbracciare un lebbroso piuttosto che dar la mano ad un imbecille cosi come il soggetto conferma in chiusura della sua conferenza, piú che una risposta si beccherebbero Un :” oh finocchiacci grulli e irriventi oh perché mai non ve l’andate a far troncar…….voi e i bischeri degli amici vostri “ presumendo con questo tutta l’”allegra brigata” dei P.D. (vive la France) PRC RC Vecchi arcobalenisti Buffoni, nani e ballerine.

“El actor y director italiano llega a Buenos Aires con una versión escénica de "La Divina Comedia" que posicionó, en pleno siglo XXI, al poema de Dante en las listas de best-sellers italianas. En una charla exclusiva con Ñ, Benigni sostiene que el genial autor toscano escribió toda su obra en un "eterno presente"….Cuando un todavía adoles­cente Roberto Remigio Benigni se hizo por prime­ra vez con un ejemplar grueso e interminable de la Divina Come­dia sintió que no era él quien leía a Dante…..cuenta ahora Benigni mientras relata o inventa su pri­mer contacto con la obra capital de la literatura italiana….La demagogia, sin embargo, es un pecado perdonable en el mundo del espectáculo y por eso …….ya empieza a guiñar­le un ojo a la audiencia local que pagará entre 60 y 250 pesos para escucharlo hablar de los amoríos de Paolo y Francesca en el V canto del Infierno, o los menos santos y más terrales de Silvio Berlusconi en su país con Letizia Noemí, la jo­ven napolitana que llama "papi" al premiere…….El Infierno es el canto más bello de todos, el más popular, pero a pesar de que el Purgatorio y el Paraíso son un poco más difí­ciles, también son mis preferidos. Es que el canto V habla de todo, del amor, del sexo, de la lujuria y de la pasión. Es donde están los lujuriosos, los muertos por amor, fijate cómo tiene que ver con no­sotros, con nuestros tiempo…….No sólo de versos y tercetos habla Benigni. También le dedica un rato largo –el primero– de su es­pectáculo a la tragicomedia diaria de las noticias internacionales. Allí Obama y Berlusconi ocupan los roles protagónicos de Dante y Virgilio. "Hablar de actualidad y de La Divina Comedia es lo mis­mo. Porque un gran poeta habla en eterno presente, está hablando de nosotros ahora.mismo. Por­que el sexo gobierna el mundo. También Dante es atraído por las pasiones…….Dante dice tanto sobre el pue­blo italiano! Se enoja con todas las ciudades. Pero él también te­nía que lidiar con los Berlusconi de su época...¡ Mamma mia , había tantos Berlusconi en el Medioevo! Estamos divirtiéndonos tanto con él que me gustaría que viniera una vez a ver un espectáculo. Ber­lusconi se relaciona de tal manera con la Comedia que todos los días tengo que agregar un chiste, pero es muy fácil hacer reír con Berlus­coni, basta con repetir exactamen­te lo que él dice...

Qué es lo que más lo conmue­ve de Dante?
Su humanidad, que sea un poeta único en el mundo y a la vez un hombre verdadero, que ama a las mujeres, que se enoja, que detesta a los imbéciles, porque le daría un abrazo a un leproso pero nunca la mano a un imbécil. Se enoja –no porque los hombres son malva­dos–, sino porque no ven la belle­za que tienen delante. Se pregunta por qué no vemos la extraordina­riedad de la vida. Y entonces nos conduce con él a las estrellas, eno­jándose, con palabras de furia y de rabia, porque nos quiere.

Andrea Storace




"IO LE HO COMBATTUTE"..... LE BRIGATE ROSSE


L'ex ministro degli esteri aveva parlato di "scosse". Sul "Giornale" il ministro dell'Interno ricorda i recenti arresti presunti terroristi e dice "non vorrei che le cose fossero collegate"
Maroni accosta D'Alema alle Br L'ex premier: "Io le ho combattute"
Finocchiaro: "Inaccettabile, il capo del Viminale dovrebbe mostrare responsabilità"E Fassino aggiunge: "Dichiarazioni pretestuose, confuse e ambigue

Il ministro Roberto Maroni
ROMA - Due giorni fa Massimo D'Alema aveva lanciato un appello all'opposizione: il governo è in difficoltà e potrebbe esserci una "scossa", aveva detto. E questa mattina, dalle colonne del quotidiano Il Giornale, il ministro dell'Interno Roberto Maroni - riferendosi proprio alle parole dell'ex premier - lancia un sospetto pesantissimo: "Non vorrei - dichiara - che questa idea della 'scossa' sia collegata ai fenomeni eversivi dell'estrema sinistra, scoperti con gli arresti di presunti appartenenti alle nuove Br". Parole, quelle del responsabile del Viminale, che fanno infuriare lo stato maggiore democratico e soprattutto l'ex premier che replica: "Quello che ha fatto Maroni è un accostamento indecente. Il ministro dell'Interno, aggiunge, farebbe bene a contrastare la criminalità invece di dire cose insensate. Non so cosa facesse Maroni allora ma io da dirigente del Pci ho combattuto le Br". "


Massimo D'Alema, famoso, piú che altro, per aver scroccato per decenni un affitto da casa popolare all' Ex Inpdai (mio istituto pensionistico) per un "attico" al centro di Roma, afferma d'aver combattuto le BR !
Una ennesima guerra fratricida sul suolo Italico , allora, visto che, da quella parte, eran tutti figli "morali" di quel "grande piccolo padre" cosi idolatrato, osannato, magnificato e............. fortunatamente "crepato" in quel , non tanto lontano, 1953!
Impenitenti bugiardi patologici, I.B.P. questa é la vera D.O.C. del P.D. (vive la France)

martedì 16 giugno 2009

L'UNITÁ , OVVERO LA METASTASI DELLA RAGIONE


"Il fascista di Arcore
di Giovanni Maria Bellu dall'Unitá del 16 Giugno 2009
La parola è difficile: schismogenesi. La coniò negli anni Trenta l'antropologo Gregory Bateson per descrivere certi rituali dei cannibali della Nuova Guinea. Nel 2002 è stata introdotta nel linguaggio politico per definire una delle principali tecniche di comunicazione di Silvio Berlusconi. Una tecnica antichissima. Ecco come la sintetizza lo psicologo Alessandro Amadori: «Si lancia, possibilmente in modo informale, una strategia di attacco, si ottiene in questo modo una controreazione spropositata, si nega di aver voluto attaccare». Il controllo dell'informazione è di grande aiuto alla schismogenesi: consente, a posteriori, di edulcorare l'attacco e di enfatizzare la reazione presentandola sempre come «spropositata». E, in più, intimidisce l'avversario che magari tace nel timore di essere bollato come «antiberlusconiano». Di certo gli fa perdere tempo. Se qui da noi non ci fosse questo dominio della schismogenesi, non avremmo dovuto fare una premessa tanto lunga per dire che Silvio Berlusconi è un fascista. Più precisamente: se è vero che «ogni tempo ha il suo fascismo» (Primo Levi) Berlusconi è, nel nostro tempo e nel nostro paese, la personalità che più di ogni altra assume comportamenti che richiamano gli stilemi del fascismo. A partire dal disprezzo per la libertà di stampa.Ogni tempo ha il suo fascismo anche perché, tra un fascismo e l'altro, gli uomini liberi tentano di darsi delle leggi che ne ostacolino il ritorno. E perché, tra un fascismo e l'altro.

Una metastasi che viene da lontano, da molto lontano!




lunedì 15 giugno 2009

SI STRAMBA!......ATTENTI ALLA BOMATA!... BANG!.

Questa volta il nostro "skipper" nazionale deve averne presa una talmente forte e ben centrata da fargli sentire e vedere "scosse" in ogni dove!

Maroni, preoccupanti parole D'Alema
Che parli di 'scosse' dopo l'arresto di alcuni brigatisti
(ANSA) - ROMA,15 GIU - E' preoccupante che D'Alema parli di scosse dopo l'arresto di persone che volevano ricostruire le Br, afferma il ministro dell'Interno Maroni.'E' preoccupante - dice Maroni - che metta vicino questa idea della scossa a cio' che abbiamo scoperto in questi giorni, cioe' la ripresa di una attivita' eversiva vera e propria. Sappiamo che i brigatisti avevano come obiettivo quello di uccidere la gente e chi governava: non vorrei che le cose fossero collegate.Non so se e' un caso ma vorrei approfondire'.


L'appello all'opposizione "Nella vicenda italiana potranno avvenire delle scosse", ha poi previsto D’Alema. "Anche perché Berlusconi non è uomo che accetti il declino politico e umano, animato com’è da un mito dell’eterna giovinezza, miti sempre pericolosi...". Senza precisare cosa significhi prefigurare "scosse", l'esponente democratico si limita a presagire "momenti di conflitto, difficoltà anche imprevedibili". "Del resto, le scosse sono così - ha puntualizzato D'Alema - imprevedibili...". "Questo - ha, poi, concluso - richiede che l’opposizione sia in grado di assumersi le proprie responsabilità e anche che sia nella pienezza delle sue funzioni".
mio post sul Giornale
Cosa dire? a tutti varii post che ho letto (alcuni elencati qui di seguito) e condivido, posso solo aggungere che il Sig. D'Alema, di cui tutti conoscono le "performances" in barca a vela di 60 " circa 18 metri che costa una "staffilata" acquistata probabilmente grazie ad aver pagato per decenni un affitto da casa popolare per il suo attico al Centro di Roma della ex Inpdai, deve, quasi sicuramente, aver preso una "bomata" durante una strambata proprio nel centro della fronte, di quelle che tramortiscono e per certo.....non si é ancora ripreso!
alcuni posts piuttosto significativi, presi dal Giornale
Se per via giudiziaria o scandalistica alcuni (o molti) prevedono (o auspicano) la caduta di questo Governo che finora è stato il migliore che io ricordi, bene: questi "alcuni" (o "molti") devono anche pensare (e temere) che in Italia potrebbe succedere di tutto, anche quello che oggi sembra impensabile o impossibile... Non se può più! Ho sempre creduto di vivere in una democrazia, ma se così non è... Non sono io né chi.....

Dubito che gli italiani che hanno votato PDL e Lega comprenderebbero ed accetterebbero scosse, se queste fossero causate sia dall'interno che dall'esterno. In quest'ultimo caso...occhio..siamo bravi tutti a scendere in piazza, anche quelli che per natura ed indole non lo fanno...

Un Massimo D'alema che spera di ritoernare in Libano per passeggiare a braccetto con i terroristi hezbollah ormai più affini a lui di tanti iscritti del suo partito. Massimo, dammi retta, dedicati alla nautica, migliora il tuo stile perchè anche li fai acqua....

Vorrei anche ricordare che sta parlando uno beccato con le mani nel sacco a rubare in via continuativa una casa popolare ad altri aventi diritto. Signora Mayer, apprezzo i suoi allarmi, ma se qualcuno vuole rovesciare un governo democraticamente eletto, penso che stavolta dovrà fare i conti con la maggioranza silenziosa, quella che esce poco allo scoperto, ma che se s'incazza fa davvero le rivoluzioni. Il centrodestra si deve compattare senza ripensamenti: i rossi devono scomparire per la loro stessa incapacità.....

.....UN LIBICO A ROMA......VACANZE ROMANE SETTE

é cosi il leader maximo della rivoluzione libica é rimontato sul suo aereo Giumurrya uno e con il suo harem di soldatesse é rientrato a casa. Chissa come avranno sentito la sua mancanza i suoi concittadini! Chissa cosa racconterá al congresso?

Oltre che ad augurarci che almeno in vecchiaia abbia imparato a mantenere le promesse.... é incredibile come i Media Italiani con estrema velocitá l'abbiano dimenticato... strano, molto strano.

sabato 13 giugno 2009

.....UN LIBICO A ROMA......VACANZE ROMANE SEI

" Ho difeso il Parlamento, l'Italia e gli italiani", ........spiega Fini ai suoi interlocutori. Ormai il caso è chiuso e il convegno annullato.

Come novello "Pietro Micca" il Signor Gianfranco Fini difende il Parlamento, l'Italia e noi italiani.

La mia idea l'ho espressa nell'episodio precedente il n. 5 di vacanze romane....: conosciamo bene "l'amore" del Rais per tutto quello che é "ebreo" per cui con il ricordo dell'On. Fini al muro del pianto ben impresso nella mente , perché no, non ci ha pensato su 2 volte per usargli uno sgarbo.

Come ho detto in alcuna delle mie precedenti , dobbiamo tener conto non da dove viene ma da "quando" viene .

D' altra parte da chi fa passare le ruspe sul cimitero Italiano di Bengasi nel quale riposavano anche i mie nonni ...........cosa mai possiamo aspettarci !

Di qui , a dire che ha difeso gli Italiani annullando l'incontro per il ritardo ,congenito, del Rais, piú che una esagerazione , mi sembra una iperbola!

Visto come le cose qui da noi vanno, magari il Presidente della Repubblica (che noi italiani non abbiamo scelto) istituirá una decorazione , qualche collare particolare ed insignire la nostra terza carica dello Stato del titolo di "DIFENSORE DEL PARLAMENTO" .

VIVA L'ITALIA!


venerdì 12 giugno 2009

.....UN LIBICO A ROMA......VACANZE ROMANE CINQUE

Risposta ad un amico di FB
"Valentino Parlato, nato e cresciuto a Tripoli, espulso dagli inglesi, perché comunista. La prima volta di Muammar Gheddafi in Italia. I suoi voti?«Il Gheddafi italiano non è per nulla scandaloso. Non ha tradito le attese. Lui è esagerato, è un grande attore. Dopo Fidel Castro, è il leader più longevo al mondo».Leader o dittatore?«Leader. La connotazione occidentale di dittatore non corrisponde alla realtà libica. Dittatore è un modo per indicare un nemico, il Leader, invece, ha un grande prestigio».E ieri ha detto papale papale che per lui i partiti vanno aboliti...«Sarei tentato di dire che sono d’accordo. I partiti sono una mediazione tra il popolo e il governo. In soldoni, rappresentano una mediazione di potere. Lui, con la sua Rivoluzione verde, ha percorso la strada della democrazia diretta. Un mondo che noi pensavamo che si potesse realizzare con il comunismo».Gheddafi ha rispolverato l’ antiamericanismo...«Non è vero. Lui ha ricordato il passato, se vuole anche recente, degli Usa. Oggi a Tripoli c’è di nuovo l’ambasciatore americano e non è un mistero che Gheddafi guardi con attenzione a Barak Obama».Giustifica tutto. Almeno, da uomo di sinistra non la infastidisce questo suo rapporto privilegiato con Silvio Berlusconi?«Secondo me, lui il Trattato d’amicizia l’avrebbe firmato con piacere con Massimo D’Alema. E più che con Berlusconi, i suoi rapporti più sinceri li ha con Letta e Pisanu»."

cosa vuoi che ti dica?

La mia famiglia ha vissuto in Libia dal 1911 al 1946 io sono nato nel 46 in Italia e ci ho vissuto dal 67 al 70 "mi ci sono fatto" il Colpo di Stato, ci ho lavorato, ho conosciuto "l'idiosincrasia libica" in generale , conosco per averci vissuto , quasi tutti i Paesi Arabi, mi sono fatto mussulmano per lavorare tranquillo ... in Arabia Saudita visto che la mia 2ª moglie é di origine Algerina e non volevo che me la prendessero, da poco sposati...... a "pietrate" !

Ho fatto persino il piccolo pellegrinaggio per capire! E come dice quella famosa canzone francese, un pó repetitiva e dal tono roco, : Je sais!

Je sais che é un imbecille che guida una massa d'imbecilli, visto con il nostro metro occidentale del 2008 certo, se facessi un salto indietro nel tempo, diciamo attorno all'anno mille ..........sarebbe ugualmente un imbecille a capo di una massa d'imbecilli ....e con questo passo e chiudo.


Un abbraccio fraterno


Andrea Storace

.....UN LIBICO A ROMA......VACANZE ROMANE QUATTRO

"Una rivoluzione per il mondo femminile Il leader libico dopo l'atteso incontro con gli industriali ha parlato di fronte a 700 donne italiane. Il colonnello ha avuto un approccio molto laico: "Nel mondo arabo e islamico la situazione delle donne è orrenda e incita alla rivoluzione". È uno dei passaggi cruciali del discoro che Gheddafi ha tenuto all’auditorium Parco della musica di Roma. Riferendosi direttamente ai paesi del Golfo ha affermato: "Nel mondo arabo islamico la donna è come un pezzo di mobilio", aggiungendo "è una situazione orrenda che incita alla rivoluzione". Gheddafi è, infatti, convinto che "ci sia bisogno di una rivoluzione femminile nel mondo, costruita su una rivoluzione culturale. Dal lato dei diritti, non bisogna mettere alcuna differenza tra l’uomo e la donna". "

Peró! É il primo mussulmano in assoluto che si esprima in questo modo! "Chapeau Monsieur Gheddafi" ! Se lo pensa perdavvero, mi chiedo, perché ancora non ha agito di conseguenza a casa sua? Quarant'anni sono un bel periodo per aver potuto, nella sua posizione, imprimere una svolta di modernismo sociale a parte la scenografia personale con le sue guardie del corpo di un battaglione scelto di donne, di sole donne, oniricamente un harem di guerriere!
Vabbé, Colonnello condivido la sua critica verso i Paesi del Golfo, dove ho abitato, per cui conosco la situazione.
In Libia, ad onor del vero, non ho mai visto bus con spazi divisi uomini davanti e donne dietro, peró da notizie recentissime di un mio giovane parente stretto acquisito che ci ha soggiornato per un anno, tra l'interno e Tripoli, le cose............... non stanno proprio cosi come lei afferma o meglio dire, .....piuttosto non menziona.

.....UN LIBICO A ROMA......VACANZE ROMANE TRE

DALLA STAMPA ON LINE :

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha annullato il convegno sulle relazioni italo-libiche che avrebbe dovuto svolgersi a Montecitorio dalle 17 con la partecipazione del leader libico Muammar Gheddafi. A motivare la decisione il cospicuo ritardo di Gheddafi, che avrebbe dovuto vedere Fini alle 16.30 prima del convegno.

Per gli Arabi in generale e per i Beduini Libici in particolare, la puntualitá é assolutamente aleatoria. Ricordo che andando in qualsiasi amministrazione pubblica, fine anni 60, mi premunivo di giornali mi facevo portare caffe dagli inservienti e seduto su un comodo divano aspettavo a volte 2 o 3 ore senza fare una piega. Al momento di essere ricevuto mi perdevo in salamelecchi, ricevevo sempre le scuse dovute ad un protrarsi di una riunione con i capi e riprendevo un altro caffé, poi parlavo del caldo, del tempo della famiglia, dei figli etc. e finalmente dopo un'altra mezzora s'iniziava a parlare di lavoro.

Nel caso specifico di Fini il Rais conosce bene il suo filoebraismo e magari con questo ritardo avrá voluto sottolineare il suo disaccordo. Ovviamente é una pura supposizione.

Io al suo posto (di Fini) avrei ringraziato i presenti scusandomi ed avrei aspettato il colonnello da solo ed avrei fatto come ho detto anteriormente.

.....UN LIBICO A ROMA......VACANZE ROMANE DUE

DA REPUBBLICA ON LINE:

"Intervenendo a Confiundustria il leader libico ha detto che il popolo libico "ha fatto la rivoluzione contro il colonialismo, ma anche contro la corruzione. Sotto questo aspetto siamo molto sensibili". Quindi, "io vi ho avvertito", le imprese che verranno scoperte "le mandiamo via"."

Ahahahahahahahaa......Come barzelletta, la trovo veramente divertente, troppo divertente!

La rivoluzione contro il colonialismo se l'é sognata tra una canna e l'altra sdraiato sulle pelli di montone nella sua Zeriba! e quanto alla corruzione.... ahahahahahahaha il messaggio da buon beduino é che essendo al vertice del sistema non gli piace che gli altri facciano quello che lui e la sua famiglia e la sua tribú ha sempre fatto e sempre fará : "tu dare soldi... io far ballare ragazza" quello che mi diceva la vecchia madre, allungando la mano, sotto la tenda vicino al nostro campo ad Heet (Irak) sulla carovaniera che dall'Arabia arriva alla zona del Kurdistan .

É bravo Presidente! Lei si che é buono per le barzellette! Altro che quelle di Franceschini, Veltroni e Co.!

giovedì 11 giugno 2009

.....UN LIBICO A ROMA......VACANZE ROMANE

É stato come vedere un telefilm di Stargate! leggere quanto riportato del discorso di Gheddafi
su Repubblica on line. Quest'uomo con il viso gonfio che sta tuttavia al vertice di una Nazione di beduini che vivono esattamente come vivevano 2-3 mila anni fa ovviamente con i conforts dell'era moderna che tra Settembre e dicembre del 69 ( ad Agosto, i suoi concittadini sotto un sole impietoso muovevano la testa in segno di incredulitá davanti alle immagini del volo sulla Luna e gli Ulema nelle preghiere del venerdi affermavano che non era vero ! Dio non l'avrebbe permesso! e lui giovanissmo tenente colonnello insieme ad un gruppo di suoi colleghi tra cui il Jallud , sotto la guida morale del vicino Nasser effettuava il colpo di stato il 1º di Settembre, detronizzado il Senussi ed avviando la Libia sul bordo di un baratro che per un pelo non ha superato, giusto per un pelo! Ricordo come ora i due incontri Jallud- Gheddafi - Nasser a Bengasi tra Settembre e Dicembre del 69, con relativa sfilata su land Rover scoperte e la folla acclamante che scandiva tre Nasser ed un Gheddafi e qualche raro Jallud. Ovviamente, nella "marmellata pubblica " non si é limitato alle dita, ci si é proprio tuffato considerando il patrimonio dello Stato come se fosse suo e della sua tribú! Poi salta fuori con il libretto verde pensando d'essere illuminato dall' onnipotente, campi d'addestramento di terroristi a go-go, guerra di agressione al Ciad, Repubblica Araba Unita che non s'é mai unita anzi si é ancora piú separata! Una societá per l'appunto di beduini, maschilista, poligamica, autoritaria, sessuofoba cosi come puo essere un popolo di religione islamica considerando, tanto per capirci che Beduini e Berberi sono i "piú moderni ed evoluti" ... immaginiamoci i salafiti, gli zabbiti, i Sauditi etcetcetc.! Racconta le solite palle che tutti i dittatori raccontano, rafforza la sua rete e le sue complicitá a livello nazionale che gli permettono di superare tutte le puttanate che ha fatto prima e dopo il bombardamento americano che é indubbiamente, mettendosi nei suoi panni, un atto di agressione in piena regola peccato peró che sia stato effettuato come ritorsione per gli aerei fatti saltare in Aria! A noi questo imbecille ci ha tirato un missile su Lampedusa, non ve lo ricordate? Va bé, "pragmatismo oblige" si rende conto che una volta gli é andata bene, chissa quella succesiva e cambia rotta che lo porta verso la vecchia colonizzatrice e dopo varii tira e molla arriviamo a mettere una pietra sopra al passato grazie al nostro 1º Ministro che sembrerebbe avere un posto giá preferenziale come presidente della Libia . La lettura del suo show all'arrivo dopo che i figli durante tutti questi anni anche loro hanno beneficiato dei salti nella "marmellata pubblica" del papá, gli hanno parlato meraviglie dell'Italia, dovrebbe eesere fatta in modo intelligente capendo l'epoca dalla quale il sig. GHEDDAFI arriva piuttosto che da dove arriva!
Con quello che é successo in Italia in questo ultimo anno, da parte della opposizione e da parte di giullari che vengono ascoltati da comissioni senatoriali, le "cazzate" che il Sig. Gheddafi ha sparato sono delle " profonde massime di vita" non solo, ma un paio di punti sono realmente delle veritá incontrovertibili .
Proviamo a fare un botta e risposta con quanto qui sotto elencato cambiando forma di scrittura per renderlo piú visibile :
"Usa come Al Qaeda"."Quale differenza c'è tra l'attacco degli americani nel 1986 contro le nostre case e le azioni terroristiche di Bin Laden?", chiede Gheddafi, lo sguardo fisso sulla platea dei senatori, avvolto nel drappeggio della sua tunica immacolata. E insiste: "Con il terrorismo, che condanniamo, dobbiamo dialogare, cercare di capire le ragioni vere di questo fenomeno pernicioso". E, per farlo, dobbiamo "dialogare anche con il diavolo, se necessario".
a questa prima affermazione, domanda possiamo rispondere che : dai e dai se l'é proprio voluta tirare addosso lui! e per quanto riguarda il dialogo con "Sheitan" vista la faccia
ed il "pelo sullo stomaco" é presto fatto, si mette davanti allo specchio e conversi con la sua immagine.
"Sbagliato intervenire in Iraq". Grazie agli Stati Uniti, oggi l'Iraq è diventato "un'arena aperta" per i terroristi di Al Qaeda mentre prima era una "fortezza contro il terrorismo", tuona il colonnello, e chiama in causa Saddam Hussein per una difesa a oltranza delle dittature e un attacco a quel "diritto d'ingerenza" occidentale, in nome del quale sono state intraprese guerre come, tra le altre, quella dell'Afghanistan. Saddam "è stato accusato di essere un dittatore - continua il leader - ma che c'entrate voi"? Era forse "un vostro funzionario"?
Avendo vissuto e lavorato ed essendomici recato varie volte per affari concordo pienamente con l'analisi che il Sig. Gheddafi fa dell'intervento americano in Irak É vero, É prorio cosi.
ogni Paese ha il governo adatto alla sua scarpa! una societá che come cervello collettivo é ancora prima del medioevo non puó certo avere al Governo un signore come Berlusconi !
Ma si merita un personaggio o come lui o come era il sig. Saddam Hussain che sanno tirare delle pedate nel culo a chi se le merita e non ci pensano 2 volte a sparare in bocca a chi recalcitra. Diciamo che il vecchio insegnamento bolscevico di cui Stalin e Togliatti erano maestri cun un nugolo di allievi di tutte le razze é stato ben metabolizzato da tutti i dittatori islamici o non . É vero non era un nostro funzionario, neanche lui é un nostro funzionario per cui come dicevano gli Inglesi : " In Rome.....like Romans"
I soldi frenano l'emigrazione". Per frenare l'immigrazione verso l'Italia, tema centrale in agenda nella visita a Roma, Gheddafi chiede altri soldi e "tanti", perché il miliardo che la Ue dà a Tripoli "non basta". I migranti inseguono il benessere e "le risorse che ritengono rapinate" dal colonialismo!
Mi ci gioco " le orecchie" che se mettessimo su una ideale bilancia le "rapine" di tutti i secoli di colonialismo da una parte e le "rapine" dei varii dittatori che dal 60 ad oggi hanno " impestato" l'Africa ............il piatto cadrebbe dalla parte di questi ultimi!
Anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno si è scontrato con Gheddafi. Nel discorso che il colonnello ha pronunciato al Campidoglio, ultimo impegno ufficiale della giornata, il leader libico ha detto che "il partitismo è l'aborto della democrazia. Se me lo chiedesse il popolo italiano, io darei il potere al popolo italiano, annullerei i partiti, non ci sarebbe più destra né sinistra né centro". Alemanno risponde : L'Italia non accetta lezioni di democrazia. La parte del discorso di Gheddafi sul partitismo non è accettabile. Sappiamo bene come è fatta la democrazia e non può fare a meno dei partiti. Non accettiamo lezioni di democrazia da nessuno".
Un certo modo di fare "partito" é una deviazione della democrazia specialmente quando questi partiti non sono democratici , ma Islamisti o comunisti Da buon Dittatore lui "da il potere" povero bischero! il potere nasce da popolo e piú il popolo é istruito ed evoluto e piú potere ha! Piú ci informatizziamo e piú saremo liberi da deviazioni partitiche con una democrazia piú diretta, libera da pressioni religiose o di parte.
l'italia deve accettare lezioni di democrazia da chi é piú democratico di lei ovviamente é impensabile accettare se non con un fine pragmaticamente economico lezioni di democrazia da un dittatore . Sul fatto che la democrazia non possa fare a meno dei partiti..... aspettiamo ancora qualche anno e vedremo cosa succederá quando ognuno di noi avra un computer una connessione in rete e le aggregazioni spontanee di cittadini avranno superato i giornali i partiti e le mafie varie .
A parte questo, i rapporti tra i governi di Roma e Tripoli sembrano in questa fase idilliaci. Lo conferma lo stesso Gheddafi quando con una battuta dice che non ci sarebbe "nulla in contrario se l'amico Silvio Berlusconi si presentasse per diventare il presidente del governo libico. Il popolo libico ne trarrebbe sicuramente vantaggio".
La Libia é bellissima, le rovine romane, greche, svettano ovunque ed a Tolmeitha pescavo le cernie ed i saraghi tra archi e capitelli sommersi. Il nostro 1º Ministro dopo aver messo le cose a posto qui potrebbe farci un pensiero ! Un uomo come lui potrebbe trasformare la Libia intera in un'unica lunghissima Costa Smeralda e cambiare un pó il carattere e le attitudini bacchettone di questi Beduini che ripeto, culturalmente e socialmente assai piú "mentalmente liberi" dei loro Fratelli islamici.

lunedì 8 giugno 2009

Dopo i risultati delle Europee, Zucca zac-zac e tutto il suo vasto e composito entourage si sono lanciati nelle solite arrampicate sugli specchi per spiegarci che ...........avevano vinto le Elezioni ! Dopo aver perso tutto il Nord, quasi tutte le Province, varii capisaldi del Sud , cosa dobbiamo aspettarci? Cosa riusciranno a tirar fuori per, detto alla Genovese, cercare "d'imbelinarci" ancora una volta!
Bello in ogni caso l'articolo sul Giornale on line di cui riporto la fine :
" Ma il divertimento maggiore, osservando questi dati, è immaginare come reagirà il centrosinistra. Soprattutto immaginare come farà a spacciare ancora questa tornata elettorale per una vittoria. Un po’ di fantasia e già si possono pregustare le dichiarazioni illuminate del leggenDario Franceschini, i volteggi della ballerina di Malindi, al secolo Giovanna Melandri; già si possono assaporare i titoli dell’Unità, le arrampicate sugli specchi di Concita De Gregorio, il ribaltamento della realtà sulla prima pagina di Repubblica. È vero che, come si suol dire, essendo buoni a nulla sono capaci di tutto, ma ci vorrà davvero un bel coraggio per vendere un 17 a zero come una sostanziale vittoria. Ci vorrà un bel coraggio per spacciare la propria estinzione dal Nord come una buona affermazione. Ci vorrà un bel coraggio per cercare di trasformare un voto che li ha ridotti a un partito locale dell’Appennino in un’iniezione di fiducia e di speranza. Ci vuole un bel coraggio, ma se riescono anche in quest’impresa, bisogna inchinarsi e proporli per una nomination all’Oscar. Migliori attori comici non (più) protagonisti. "
Addio, bye-bye, Adieu, hasta luego.............. PD, PRC, SI Forever and never again!

sabato 6 giugno 2009

CANNIBALISMO IN CASA PD

Leggendo, questa mattina, il gran bel articolo di Mario Giordano dal titolo " Il fronte del torto" ho estrapolato e riportato qui sotto la frase in chiusura :

..........."E fa venire una voglia matta di rispedirlo a mangiar salama in silenzio nella sua Ferrara. In effetti, da oggi alle 15 si può."

Certo che possiamo e dobbiamo farlo! Siamo su un dirigible in mezzo ad una tempesta, un pó piú in alto c'é il sole, non ci resta altro che "mollare la zavorra" e puntare verso il sereno !

Riguardo al sig. Franceschini il dubbio e che trovandosi di fronte ad una sua simile, preferisca astenersi da un atto che potrebbe esssere interpretato come "cannibalismo".

E con questo, in questa uggiosa giornata di fine primavera, tutti a :

VOTARE



venerdì 5 giugno 2009

MORIRE A BANGKOG " PER UNA SEGA"

Nuova ipotesi per la morte di David Carradine, protagonista della serie tv "Kung fu" e del film "Kill Bill", trovato impiccato nella sua stanza d'albergo a Bangkok. Il decesso potrebbe essere stato causato da un "gioco autoerotico", secondo un responsabile della polizia thailandese. L'attore è stato trovato "con una corda intorno al collo ed una intorno agli organi genitali. Le due funi erano poi attaccate a un attaccapanni nella sua stanza".
Un attore della sua portata, in una suite d'un hotel di lusso, nella Cittá capitale dell'erotismo a pagamento, dove con qualche spicciolo puoi riempire, per l'appunto, una suite con le piú belle e disponibili donne del pianeta e...................
Anche per lui, nato nel 36, la dedica della mia poesia: "il pazzo del Paese" scritta nel 63 , Addio David !

IL PAZZO DEL PAESE

il 26 Novembre del 1963 scrissi questa poesia.
non ricordo quale fosse il motivo ispiratore ed a chi fosse eventualmente dedicata, peró leggendo quanto il "redivivo" commenta in quel di Cinisello Balsamo "
Walter Veltroni: «Per questo nostro grande e sfortunato paese il Partito Democratico è la principale speranza. Non è solo il mondo a guardarci con preoccupazione e disagio. E` la sensazione che vive ciascun italiano, chiunque ami davvero la sua Patria». Secondo Veltroni «una società fondata sull'egoismo è una società violenta. La destra sta edificando un paese violento. Violenza reale, mai così diffusa. E violenza nei rapporti tra le persone. Il paese è tornato a vivere nell`odio e la frantumazione di ogni rete di relazione - tra giovani e anziani, tra italiani e immigrati, tra deboli e forti, tra Nord e Sud - spezza l`anima migliore della nostra Italia.
credo che con una larga anticipazione temporale ed una inusitata preveggenza,
l'abbia scritta proprio pensando che "l'eletto " dopo un lungo periodo d'introspezione che data la sua locuzione sembra non abbia portato a nulla, riappare sulla scena e pensando d'essere nella Spagna degli anni 30 cosi cara ai sui mentori, piange una situazione che non c'é.
A te, Vate fellinano, questa mia ode adolescenziale:
Perché, quel povero essere
che salta, che rotea gli occhi
non va a gettarsi nel fiume?
Non sa, egli cerca la luce
e non la trova.
Non sa, egli cerca le tenebre
e vi é immerso.
Spaventa i bambini sugli usci di casa,
rincorre i gatti come fosse un cane,
ulula alla luna come un mannaro.
Perché, quel povero essere
che salta, che rotea gli occhi
non va a gettarsi nel fiume?
Continuando poeticamente, questa volta in rima,
"Oh Berlusconi
toglicelo dai coglioni
questo Veltroni."
VOTIAMO BERLUSCONI PER TOGLIERCI VELTRONI E LA SUA BANDA!

mercoledì 3 giugno 2009

RISO AMARO

..............Crisi nera per il Labour: dopo le dimissioni della titolare degli Interni, coinvolta nello scandalo dei rimborsi (per i film porno del marito) oggi tocca a Hazel Bears, responsabile delle Comunità: ha chiesto 5mila sterline per l'acquisto di mobili. Domani si vota: Europee e amministrative.............................
Pochi giorni orsono, il quotidiano britannico TIMES esordiva con :

VISTI DA LONTANO / Times: «Cade la maschera del clown»‎ - 2 giorni fa
«Cade la maschera del clown»: così il quotidiano londinese The Times titola un duro editoriale che attacca il premier italiano Silvio Berlusconi, ...
Sono passati solo 2 giorni, per l'appunto e mi viene da chiedere all'Editore di questo, "Once upon a time" giornale con la G maiuscola, come definisce questi suoi concittadini Ministri o sottosegretari in carica: pervertiti, ladri, farabutti? Gentaccia? Clowns tristi?
Immagino, nel caso che sia vera l'imbeccata ricevuta da casa nostra ad attaccare il nostro PREMIER che ha dimostrato ampiamente di avere un ben altro spessore, il livore e la rabbia dell' Editore nei confronti di questa nostra casereccia e "sinistra" "gola profonda" per essere stato cosi duramente sconfessato proprio dai suoi "eccelsi" concittadini!
Che Dio salvi.............perlomeno la Regina! ......Ed i suoi cappellini!