sabato 27 settembre 2008
AL MIO AMICO GIACOMO
ti ricordi in fiera alla stazione Mapocho cos'era il 2005 0 il 2006?
auguri per la piccola operazione d'ernia
Un forte abbraccio
Andrea
giovedì 25 settembre 2008
POSSO RISOLVERE I VOSTRI PROBLEMI IN LIBIA
Andrea Storace
cell. +393664174282
email : andreastorace3gmail.com
forte di una quarantennale esperienza nel mondo Arabo ho la "chiave giusta" per poter risolvere i vostri contenziosi di lavoro con la Libia con la massima discrezione e riservatezza.
É LUI ....É PRORIO LUI.....CERTO CHE É LUI !
MA CHI É ........QUESTO SIGNOR VELTRONI?
Sacconi: "Parole sconcertanti" "'Le dichiarazioni del segretario nazionale del Pd che mi riguardano non possono che suscitare incredulita' e sconcerto per l'ennesima personalizzazione della lotta politica", replica il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, dopo le dichiarazioni del leader del Pd. "Un conto e' la polemica, l'ironia anche piu' cattiva, - prosegue Sacconi - un conto e' la menzogna odiosamente rivolta a criminalizzare l'avversario. Io resistero' alla tentazione di scivolare sullo stesso piano inclinato lungo il quale non voglio raggiungere il punto basso toccato da Veltroni. Mi compensa una giornata che conclude positivamente il lungo e travagliato negoziato su Alitalia, nella quale la gioia per il risultato e' proporzionale alla fatica spesa, moltissima per me, temo nulla per Veltroni".
Gasparri: "Che pochezza..." "E' davvero sgradevole il linguaggio offensivo usato da Veltroni tornato dalle vacanze americane ancora piu' arrogante. Si attribuisce meriti non suoi per recuperare una credibilita' che non ha e non avra' mai più", e' dura la replica di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pd"l. L'azione di Berlusconi, di Letta, di Matteoli, di Sacconi, di Scajola ed altri esponenti del governo e' stata decisiva. Veltroni - ha aggiunto Gasparri - ancora una volta ha fatto prevalere la sua pochezza sulla verità".
Di Pietro contro Veltroni Accade anche questo, Antonio Di Pietro scavalca "a sinistra" Walter. Prima attacca il governo: "E' una vittoria dei ricattatori sui ricattati. E' la vittoria del padronato sui lavoratori. Una estorsione legalizzata commessa innanzitutto dal presidente del Consiglio che si è fatto una cordata ad uso e consumo suo ed ha messo la corda al collo ai migliaia di lavoratori si trovano in giro per gli aeroporti". Poi "spara" sul Pd e sul suo leader: "Veltroni arriva all'ultimo minuto e senza aver partecipato ad alcuna manifestazione insieme agli operai, cerca di dire che grazie a lui gli operai ce l'hanno fatta. Gli operai non ce l'hanno fatta. Hanno solo subito".
Angeletti (Uil): merito anche di Sacconi "Se l'accordo Alitalia è stato firmato, questo è merito di tutti i protagonisti che sono stati al tavolo e tra questi sicuramente il ministro Sacconi". Così all'Ansa il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. "Non comprendiamo, dunque - afferma Angeletti - le ragioni dell'attacco personale di Veltroni al Ministro del Lavoro che si é impegnato nel corso di questa vicenda al pari di tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell'azienda e dei lavoratori".
mercoledì 24 settembre 2008
POSSO RISOLVERE I VOSTRI PROBLEMI IN LIBIA
giovedì 18 settembre 2008
Mio Commento sul Giornale (stando dentro ai n. 1.000 caratteri)
Secondo il mio punto di vista, l'aviazione civile é per una Nazione altrettanto strategica di quella militare e su questa realtá, e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario, fossi al posto di Berlusconi , nazionalizzerei l'ALITALIA e militarizzerei tutto il suo personale .
A parte l'aggravio di bilancio per l'Arma dell'Aviazione qualsiasi altra problematica verrebbe gestita in forma rapida ed il personale inquadrato con i gradi corrispettivi partendo dai piloti fino all'ultimo meccanico.
Oltretutto sarebbe l'unica forma per non farci piú ridere dietro dal Mondo intero. senza esagerare, credo che anche nella piú sperduta localitá del regno di Tonga "Alitalia" sia diventato sinonimo di barzelletta!
PERCHÉ' ?
Leggi razziali,i Gesuiti:
"La Santa sede Sbaglió"............
Novembre 45 80 delegati dei campi ricevuti dal Papa ed i 6 milioni sterminati dai tedeschi? E le migliaia di uomini donne vecchi e bambini assassinati dai cattolicissimi Polacchi? e perché nel 1951 quando le suore presso le quali ho fatto le elementari alla fine della preghiera aggiungevano: il povero Gesú, ucciso dagli Ebrei? e perché nella Roma papalina prima del 1870 si obbligavano gli ebrei ad andare in chiesa il giorno del Sabath e molte volte le stesse guardie papaline ce li portavano a viva forza? e perché in questo momento nessuno spende una parola per chi come Giorgio Perlasca Fascista, volontario in Spagna e poi Addetto commerciale in Ungheria dal 43 al 45 del governo Italiano e fascista salva a rischio della propria pelle oltre 5.000 Ebrei sefarditi e per 40 anni questa "meraviglia di Democrazia" ha taciuto.... perché scomodo essendo "stato fascista" ed essendo Missino! Israele lo ha nominato GIUSTO TRA I GIUSTI ed il governo all'epoca di Cossiga? Nel filmato di Minoli si vede un Cossiga che lo accoglie gli stringe la mano stando di traverso ed ha tutta l'aria di aspettare ansioso la fine del colloquio! Sappiamo dalla Storia che tanti altri "allora fascisti" hanno rischiato la pelle per salvare i loro concittadini Ebrei, cosi molti preti e molte organizzazioni cattoliche peró se in proporzione alla Carica Papa Pacelli si fosse comportato come PERLASCA non ci sarebbe stato l'Olocausto ed il Fascismo avrebbe fatto marcia indietro evitando questa Maligna Imbecillitá!
Credo che il Mossad ed il Centro Wiesenthal abbiano perfettamente presente il momento storico della maturazione dell'Olocausto, le Nazioni ed i popoli con un forte antisemitismo che sono state complici morali di questa ABERRAZIONE , le Nazioni ed i popoli "ignavi" che hanno chiuso anche 2 occhi per non vedere ...cosa stava succedendo e poi il Regime Fascista i vari cloni del Regime nazista e come ho detto.... la cattolicissima Polonia. Non menziono la Russia dove l'antisemitismo é stato sempre di casa ed i suoi "Progroms" ben conosciuti nei secoli.
Per cui arrivando ai nostri giorni quando vedo bruciare una bandiera d'Israele da 4 deficenti di comunisti o sento parlare qualche esagitato di sinistra che tanto per confondere le acque accusa di nazista la politica Israeliana verso Hamas o Al Fatah , li farei stare per un mese ad Ashwitz o a Bukenvald a pane ed acqua e qualche calcio in culo.
mercoledì 17 settembre 2008
SOLUZIONE .........TATTICA
il 17.09.08 alle ore 13:53 scrive:
Insomma, siamo alla conclusione che il capo di AN non ha “il polso” del suo partito? Cosa si riproponeva Fini con la sua disgraziata uscita? Voleva “strizzare l’occhio” alla sinistra in vista di un improbabile Quirinale, “rimettere in riga” i “colonnelli” destabilizzando la sua stessa base? Per quanto ne so, nessuno gli ha chiesto di affrontare il tema dell’“antifascismo”, tantomeno nel modo in cui l’ha fatto… Ora – per corrività linguistica, opportunismo politico e storicismo ideologizzato – ha creato una situazione di tensione all’interno del partito, facendo emergere posizioni facilmente stigmatizzabili e strumentalizzabili da sinistra, suscitando dubbi (in un senso o nell’altro) in parte del suo stesso elettorato. Naturalmente, se ribaltassimo le parole di Iadicicco in comunistese, nessuno avrebbe da eccepire, anzi, a loro è concesso anche difendere le BR. Però Fini non lo sapeva prima di parlare? Sulla “soluzione tattica” dall’impasse concordo con *andrea storace* (#9).
martedì 16 settembre 2008
DOBBIAMO RIUSCIRCI
Roma - Malumori in Alleanza nazionale dopo le frasi di Gianfranco Fini sull’antifascismo e la Rsi. È Federico Iadicicco, presidente di Azione Giovani Roma, a prendere una posizione molto critica sul suo sito: "Ce l'ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l’ho proprio trovato, anzi ne ho trovati molti per non esserlo. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell`antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci, noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti", sottolinea l’esponente dei giovani di An in una lettera aperta.
La polemica di Azione Giovani "Ce l’ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l’ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo. A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell’antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti". È quanto scrive il presidente di Azione giovani Roma e consigliere provinciale del Pdl, Federico Iadicicco, nella "lettera aperta ad ogni Italiano" pubblicata sul sito www.azionegiovaniroma.org.
L'accusa alla sinistra "Circa due anni fa, non nel 1943, il più importante sito della rete antifascista italiana, indymedia, pubblicò un articolo di commento - scrive Iadicicco - a una iniziativa di Azione Giovani di Roma e ritenne utile mettere vicino al mio nome anche il mio indirizzo di casa, con l’evidente intento di puntare l’indice contro di me e di indicarmi come bersaglio da colpire. E ho pensato: Come potrei aderire alla cerchia dei miei aguzzini? Come potrei dichiararmi antifascista?". "Sono andato un pò indietro nel tempo - conclude Iadicicco - ha fra gli anni Settanta e Ottanta, comunque non nel 1943, e mi è venuto alla mente che alcune decine di ragazzi come me, che facevano quello che faccio io oggi, sono stati uccisi dall’ odio degli antifascisti e francamente a quel punto sono crollato".
Caro Amico, chi ti scrive dal 1959 al 67 é stato nella Giovane Italia di La Spezia, padre sottuficiale Xª MAS, Madre Ufficiale della GNR, Zio Andrea Maresciallo della Milizia assassinato il 14 di settembre del 1944 insieme a 19 suoi commilitoni a Vigoponzo di dernice AL scambio di prigionieri i due gruppi avrebbero dovuto lasciare le armi fuori dal Paese garante il parroco..... solo i nostri le hanno lasciate e per 3 notti sono stati torturati e tagliati a pezzi. vedi lista di fra Ginepro caduti della RSI di Genova, Zio Franco 20 anni sottotenente nel battaglione Barbarigo con un panzer -faust all'assalto di due Sherman ad Anzio, ne ha beccato uno solo; cugino Bartolomeo di 15 anni a Genova a guerra finita, prelevato e buttato in un altoforno (morte presunta nel 50) . Se vogliamo questa volta metterli con le "spalle al muro" in modo definitivo dobbiamo dichiararci contro tutte le DITTATURE e poi aspettarli al varco.
www.rimpatriato.blogspot.com
Caro Federico,
sono un "giovane" di 62 anni che negli anni meno felici dal 59 al 67 ha fatto politica attiva a La Spezia che come sai si é sempre distinta per il colore e per la "democratica" partecipazione dei pichettini dei cantieri navali alle varie manifestazioni indette dal PCI CGIL etc. mio padre e mia madre che ho menzionato prima sono ricordati tra i fondatori del "circolo" del MSI ed anche loro si sono impegnati per anni mio padre imprenditore nei trasporti nell'Avis spezzino (rosso ferrari) e mia madre insegnante e crocerossina nel 67 mi sono sposato e mio padre mi ha assunto nella sua agenzia marittima a Bengasi . Da quella data, praticamente ho vissuto all'estero : Libia Algeria, Irak, Arabia Saudita, Senegal, Nigeria, Gabon, Singapore, Cile. Proprio in Cile o svolto l'incarico di Coordinatore del CTIM e poi per AN anche se per pochissimo tempo avendo preso la decisione di lasciare la conduzione dell'azienda a mio figlio Adel e di rientrare in Italia l'8 di Aprile. dimenticavo, in Aprile del 2002 sono stato al congresso di Bologna ed il "Ragazzo di Saló" che ho intravisto questo maggio alla Piccola Caprera dove ho accompagnato mia madre ad un raduno di ex combattenti della RSI, mi ha spedito un "papiro" con su un diploma come "ambasciatore dell'Italia nel Mondo". Purtroppo nel 2006 la mancanza di una politica estera di AN vista in retrospettiva, é stata una delle cause del cambio di governo con la disgrazia di ritrovarci un "altra disgrazia" per 2 anni come primo ministro . Ovviamente la vita insegna che il nostro presente e figlio del nostro passato e padre del nostro futuro per cui magari, era un passaggio obbligato. Per capire a fondo il mio pensiero ti prego di leggere gli ultimi miei "post" del mio blog www.rimpatriato.blogspot.com tra cui la lettera aperta a Gianfranco Fini con la quale, immaginando che questa sua volontá sia stata determinata da una profonda revisione che anch'io nel corso di questi anni ho fatto accettando questo passaggio che inizia a Fiuggi e che dovrebbe portarci a pieno titolo in Europa , interpretando questa sua richiesta di sentirci "antifascisti" (mi viene da vomitare) una esemplificazione di sentirci tutti contro ogni DITTATURA e chiaramente il Fascismo lo é stato.
Se come dicevo poch'anzi vogliamo mettere veramente con "le spalle al muro" questi bischeri di comunisti mascherati da "PDMEN" e tutta l'accozaglia alla loro sinistra dovremmo " violare la nostra coscienza, chiedendo perdono ai nostri morti " e dirci "antifascisti" per far capire a tutto il Mondo che siamo contro ogni Dittatura di destra, di sinistra,di centro, laica, confessionale, cattolica, mussulmana, libica, sudanese, iraniana etc.etc etc.
Se vai sul sito della RSI e scendi con il cursore e clicci sui : Volti della RSI , i familari che ti ho menzionato sono li, li le loro fotografie nel mio cuore il loro ricordo.
Un abbraccio
Andrea Storace
domenica 14 settembre 2008
SARA VELTRONI POSSEDUTO DA TOGLIATTI ?
Veltroni attacca: la destra rovina l'Italia
LA DEMOCRAZIA É CONTRO QUALSIASI DITTATURA?
La Democrazia come sappiamo significa il governo del popolo per cui dove il Popolo non governa o dove al Popolo non viene permesso di governare, impedito d'esprimersi, vuol dire che quel Paese non é democratico per cui é una dittatura : militare, confessionale, di centro, di sinistra di destra, per cui va Combattuta ed abbattuta.
Per capire il nostro passato credo sia oltemodo importante analizzare il contesto storico nel quale il nostro passato si é svolto fino ad arrivare a noi e non lasciarci condurre in errore dai salti o dalle inversioni temporali cosi cari agli storici di parte, ricordando che : nella Storia , al contrario della matematica, cambiando l'ordine dei fattori : "causa ed effetto"..... il prodotto cambia!
giovedì 11 settembre 2008
LA MALAFEDE DEL PD É UGUALE A QUELLA DEL PCI?
Riguardo all'Articolo ed alla risposta desidero aggiungere un altro paio di cose, oltre a volere la VERITÁ Nuda e Cruda:
Dario definisce suo padre Giorgio come ex partigiano mentre sul suo curriculum curato da sua madre Gardenia riporta : "brevetto di Patriota"
Parla d'imbarazzante militanza di La Russa ed Alemanno o Fini o qualsivoglia altro personaggio di AN che in gioventu si é scontrato, come il sottoscritto, nato nel 46, in continuazione per poter esprimere la propria appartenenza politica di Destra e questo quando innumerevoli personaggi della sinistra si sentono orgogliosi di essere: "comunisti" !? Per sintetizzare nella nostra Storia: 2 sono i MALI ASSOLUTI Comunismo e Nazismo con piú di 50 milioni di morti ammazzati incominciando con Trosky a picconate.
2 sono le resistenze la comunista e la democratica , 3 sono gli eserciti : Xª , RSI, REGNO AL SUD. Franceschini ci dica se stima suo Nonno! cosi come suo Nonno Fascista ha stimato suo padre Patriota ! Cosi come avevo fatto per l'articolo di Bertinotti, inserisco nei punti che ritengo piú interessanti della Risposta a Pansa di D.F. i mie commenti:
INTERNI
giovedì 11 settembre 2008, 07:00
Caro Pansa, ti racconto mio nonno fascista
Dario Franceschini*
Ho letto con stupore, e con un po’ di amarezza, l’intervista di Luca Telese a Giampaolo Pansa pubblicata ieri dal Giornale. Non solo perché per Pansa nutro un affetto sincero (sin dai tempi in cui, giovane della Dc, provavo un misto di rabbia e fascino per gli articoli impietosi in cui lui, da sinistra, attaccava la Balena Bianca, il partito in cui militavo con entusiasmo, credendo fosse possibile cambiarlo senza demolirlo) ma anche perché gli ho riconosciuto che con la sua serie di libri sui «vinti» ha aperto una finestra di luce su un pezzo di storia del nostro Paese che non può essere per sempre accantonato e dimenticato solo perché scomodo. Una definizione di questo tipo é una implicita ammissione da parte di D.F. che qualcosa di storto é stato fatto e quindi ridimensiona una versione Storica forzata e non veritiera.Ed è anche per questo che ho accettato volentieri di presentare nella mia città, Ferrara, uno dei suoi libri, cogliendo quell’occasione per raccontare pubblicamente la storia della mia famiglia.Ora l’accusa che Pansa mi ha formulato è di avere «ringhiato» contro La Russa e le sue affermazioni sui giovani di Salò mentre non avrei potuto farlo proprio per la mia storia.Innanzitutto non mi pare di aver «ringhiato», ma a una domanda di un giornalista ho educatamente risposto che condividevo le parole del presidente della Repubblica, Essendo tutti e due del PD ed avendolo eletto era ovvia la condivisione così diverse da quelle del ministro della Difesa pronunciate poco prima, e ho tentato di ricordare che l’antifascismo è un elemento fondante della nostra democrazia repubblicana , qui sta il problema! quando il pilastro della nostra democrazia repubblicana é un movimento che ha chiuso il suo ciclo storico é chiaro il limite strutturale della stessa che provoca ed ha provocato nel corso delle stagioni passate questi continui ridicoli richiami all'unione Antifascista ed il ben piú grave terrorismo delle brigate rosse nipoti di quesgli eroici partigiani rossi che hanno insanguinato l'Italia postbellica. e pertanto dovrebbe essere un valore condiviso da tutte le forze politiche.Ma poi credo, francamente, che proprio la mia vicenda familiare, molto simbolica come molte storie italiane, mi consenta di esprimere qualche giudizio non ideologico, ma vissuto.Ripercorro con poche parole questa storia nella sue completezza, per i lettori più che per Pansa, che la conosce tutta anche per averla riportata in uno dei suoi libri e che ieri invece nell’intervista (e questa è la parte che mi ha lasciato un po’ di amarezza) ha raccontato solo in parte, omettendo il finale. Mio nonno materno, cui ho voluto un gran bene, aderì prima al fascismo, poi alla Repubblica di Salò. Ci credeva, e negli incarichi amministrativi che ebbe riuscì a farsi benvolere da tutti. Per esempio, mio padre, mia madre soldati nella RSI, mio zio capo di gabinetto in una prefettura al nord e mio Nonno Cancelliere capo della pretura a Tripoli sotto amministrazione inglese, tutti erano contrari alle leggi razziali ed il Nonno di D.F. come si era espresso in proposito? Dopo la Liberazione per qualche anno restò lontano dalla famiglia e dal suo paese natale, Poggio Renatico, per evitare le vendette e le rappresaglie che segnarono drammaticamente quel tempo. Se s'era fatto benvolere da tutti perché i partigiani volevano farlo fuori? erano i partigiani comunisti o quelli democratici?Così mia mamma, innocente e bambina, ché fortuna ha avuto la mamma di D.F.! ha solo dovuto viaggiare per un pó di tempo con gli occhi bassi! Non cosi mio cugino Bartolomeo suo coetaneo buttato si pensa vivo in un altoforno a 15 anni a guerra finita (per cui non azione di guerra!?) perché figlio di un fascista assassinato il 14 settembre del 1944 assieme ai suoi commilitoni in una vigliacca imboscata a Vigoponzo di Dernice (AL) .il mattino andava a scuola con la testa bassa, per non leggere sui muri del paese le frasi minacciose contro suo papà.La parte che Pansa non ha raccontato, ma è quella che più simbolicamente dimostra come gli italiani abbiano costruito la riconciliazione nazionale Discrepo totalmente con D.F. nel affermare che gli italiani in quell'epoca abbiano costruito la riconciliazione nazionale. Fino a quando non si sara fatta luce su tutti gli avvenimenti oscuri, e sono i piú, fino a quando ci saranno ancora assassini in circolazione che con il fazzoletto rosso al collo hanno massacrato persone inermi cui una stima approsimativa si aggira tra i 50 e 60 mila pulizia etnica a parte eseguita dai loro compagni titini, non potremo avere una riconciliazione nazionale. Fino a quando non si riconoscerá che il 2º GRANDE MALE ASSOLUTO é il Comunismo , non ci sará, fino a quando ci sará uno solo di sinistra orgoglioso di sentirsi comunista: NON CI SARÁ . molto prima delle loro classi dirigenti, è che, poco tempo dopo la Liberazione, quella ragazza, mia mamma, si fidanzò e poi si sposò con mio padre, un giovane ex partigiano, comunista? non credo proprio vista l'estrazione democristiana, componente il Cln sfuggito alla fucilazione, Fortunato anche il papá di D.F. , Giorgio (vedere suo curriculum a pié d'articolo) che a differenza tanto per dirne uno, il fratello di Pasolini non é riuscito a sfuggire alla fucilazione da parte delle brigate partigiane comuniste! da poco diventato deputato della Democrazia cristiana. Mio nonno approvò quella scelta e la mia famiglia è stata per anni unita sull’affetto e sul rispetto. Il Nonno fascista di D.F. ha capito la diversitá tra un partigiano comunista ed un "patriota" cosi come il comandante della Xª J.V.Borghese che fece accordi con bande partigiane "bianche" per difendere il suolo patgrio dall'invasione titina, per cui ha dimostrato saggezza e lungimiranza.
Non è un problema di rispetto per la vita di tutti. È che la storia non può essere cambiata certo a tutti quelli di sinistra brucia tremendamente che a distanza di 60 anni saltino fuori cosi come i popscorn le menzogne che hanno "inzeppato" la storia scritta prorio da loro e quindi é ovvio che siano in coro a gridare : "LA STORIA NON PUÓ ESSERE CAMBIATA" ma quale storia? Non vogliono che si dia spazio alle notizie che di giorno in giorno si riappropriano della VERITÁ perché c'é dietro un mare di quattrini di sovvenzioni alle innumerevoli associazioni di partigiani di combattenti per la libertá oltre a perdere la faccia: ma ce l'hanno? e che la nostra democrazia ha le radici in quel riscatto nazionale reso possibile dalle donne e dagli uomini della Resistenza, dopo le vergogne della dittatura, degli omicidi politici, delle leggi razziali, dell’alleanza col nazismo, ehi D.F. non stiamo mica parlando dell'Unione Sovietica ? Stiamo parlando dell'Italia dove la dittatura a avuto ben poche vergone, dove gli omicidi politici si contano su una mano, dove le leggi razziali hanno fatto molti meno morti dei Progrom sovietici contro gli Ebrei ed in quanto ad allenze ricordiamoci il patto tra URSS e GERMANIA e dei morti polacchi (vedi strage di kathin compiuta dai Russi comunisti.dei morti di una guerra tragica e folle.Quando si piange in Normandia di fronte a quel prato struggente pieno di croci bianche, quando si visita Auschwitz, quando si prega a Marzabotto o alle Fosse Ardeatine, a qualcuno può venire in mente di mettere sullo stesso piano i soldati americani e i loro nemici, le vittime innocenti dell’odio razziale e i loro carnefici?Furono in molti, e fu così anche per mio nonno, a trovarsi dalla parte sbagliata in buona fede, spesso anche solo per ubbidienza e non facendo del male a nessuno, ma non si può riscrivere la storia, certo, reitero, non puó certamente piacere alla sinistra che storici italiani o stranieri possano riscrivere la storia QUELLA VERA e mettere in soffita quella Storia che é stata fatta da chi voleva portarci nel paradiso sovietico non si può cercare di equiparare ciò che non è equiparabile soltanto per giustificare, come è stato forse, anche inconsapevolmente, in questi giorni per Alemanno e La Russa, le proprie passate imbarazzanti militanze. Nessuna imbarazzante militanza ! Alemanno e La Russa e noli prima di loro, abbiamo militato in un partito che é stato ghettizzato per decenni, abbimao lottato per le strade per non farci sopraffare, abbiamo lottato nelle scuole quando ci davano il 5 sul tema politico dicendo le stesse cose che diciamo oggi, A differenza della Sinistra abbiamo analizzato gli errori del passato, reinterpretato secondo schemi democratici gli avvenimenti e confrontandoci tra di noi sempre sotto tiro verbale e reale siamo usciti dagli schemi dove alla Sinstra faceva comodo inchiodarci, riconscere gli errori dei nostri padri, chiere perdono per loro ed i loro atti contro la comunitá Ebraica per le inique leggi razziali senza pero dimenticare chi come dice D.F. dalla parte sbagliata, come suo Nonno, ha combattuto e si é immolato per l'Italia Repubblicana. In ogni democrazia matura lo scontro politico, anche il più duro, avviene sempre dentro un sistema di regole e di valori comuni.Gli episodi e le frasi infelici di questi giorni proprio su questo devono interrogarci. Possono gli avversari politici anche in Italia, più di sessant’anni anni dopo la fine del fascismo, ormai vent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino, Possono ancora, milioni d'Italiani proprio a vent'anni dalla caduta del muro e a 60 anni dalla fine della guerra dopo tutto quello che é venuto fuori dal vaso di Pandora del comunismo: genocidi, uccisioni selettive, campi di concentramento in Siberia o sugli Urali, Terrorismo internazionale iniziato negli anni venti ed ancora non terminato, massacri di Anarchici nella guerra di Spagna, Emblematico assassinio di uno della troika a picconate in Messico finanziamenti ai partiti comunisti epurazioni, purghe il tutto stimabile se ci mettiamo i Cinesi, virtnamiti cambogiani laotiani cubani colombiani etc. etc. etc. in 100.000.000 di vittime, affermare di essere orgogliosi di essere comunisti? e tra questi milioni la seconda carica dello stato quel tal Bertinotti ?!? VERGOGNA STUPIDITA FALSITA condividere senza distinguo i valori fondanti della nostra Costituzione e riconoscere una storia nazionale condivisa?O dobbiamo aspettare che passi un’altra generazione?Grazie della cortese ospitalità.Dario Franceschini* vicesegretario del Partito democratico
Ringrazi la provvidenza che non ha fatto incontrare suo Nonno con i sicari partigiani che lo stavono cercando e che gli stessi non abbiano agito contro sua madre, diversamente lei, egregio vicesegretario del Partito Democratico non sarebbe qui a raccontarci queste belle favole che...non c'incantano!
Giorgio Franceschini genero di Giovanni Gardini, marito di Gardenia e padre di Dario vicesegretario del PD.
………………………………..carica di presidente dell'associazione della Parrocchia di S.Maria in Vado “Beato Gaspare del Bufalo “e quella di vicepresidente diocesano. Nel 1942 e 1943 è stato presidente dell'associazione studentesca fiorentina "Italia Nova". Ha compiuto due anni e mezzo di servizio militare in Italia e in Montenegro durante la seconda guerra mondiale, conseguendo la qualifica di combattente e ha il grado di tenente di complemento dell'arma di fanteria. Nel 1944 .insieme ad alcuni amici.ha costituito la prima organizzazione democratica cristiana ferrarese e come tale ha fatto parte, nella primavera del 1945, del Comitato provinciale clandestino di Liberazione Nazionale Ha ottenuto il brevetto di "patriota.” Nel 1946 venne nominato vicesegretario provinciale e. quindi. direttore del settimanale D.C. ferrarese "Popolo Libero” Dal luglio 1947 al maggio 1948 è stato segretario della Sezione cittadina democratico- cristiana “Giuseppe Stefani” Nel 1948 ha promosso la costituzione a Ferrara della libera organizzazione artigiana ed è stato presidente della sezione provinciale del Movimento Federalista Europeo, succedendo all’avvocato Giuseppe Longhi. Dal 1952 al 1960 è stato eletto consigliere Comunale di Ferrara e dal 1952 al 1960 consigliere provinciale. Dal 1953 al 1954 è stato segretario provinciale della Democrazia Cri- stiana. Nel 1953 venne eletto deputato per la circoscrizione Ferrara-Bologna -Forli' - Ravenna. Come…………………………..
mercoledì 10 settembre 2008
ANGELINI ATTACCA !
ILSOLE24ORE.COM > Italia
ARCHIVIO
Tangenti Abruzzo, Angelini conferma le accuse a Del Turco
di Roberto Galullo
commenti -
10 settembre 2008
Articoli Correlati - versione beta
Racket: Confindustria Calabria esclude 140 aziendeIn Sicilia polemica sulle espulsioniUn falso al mare, quanto (poco) mi costi...Calabria, le Asl tra le illegalitàOperai morti a Milano, denunciato il titolare egiziano di un'impresa
Tonico e deciso ha confermato le accuse nei confronti degli indagati eccellenti della sanitopoli abruzzese, quasi mai interrotto dai pm guidati dal Procuratore capo della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, visibilmente soddisfatto a fine giornata.Mattinata e pomeriggio di incidente probatorio non hanno debilitato la memoria di Vincenzo Maria Angelini, il re della sanità privata abruzzese, che ieri a Pescara ha risposto alle domande fino alle 17,20, quando ha chiesto di rinviare a oggi l'udienza.Angelini è andato molto oltre, spiegando persino chi apriva la porta di casa quando si incontrava per versare le tangenti e ha calato l'asso quando ha accusato Del Turco di avere una strategia precisa nella quale rientra anche l'intervista rilasciata a "Repubblica". «Quest'intervista – ha dichiarato – fa il paio con il progetto che Del Turco aveva di portare le mie cliniche in dote a Carlo De Benedetti, editore di "Repubblica" e attivo nel ramo della sanità privata. È vero quel che ha dichiarato Del Turco, cioè che ero finito quando mi sono rivolto a lui, ma proprio perché mi stavano portando sul lastrico per poi dividersi le mie imprese». Non va infatti dimenticato che Angelini ritiene che l'altro imprenditore della sanità privata abruzzese, Enrico Vittorini, fosse interessato quantomeno alle sue attività all'Aquila (si veda «Il Sole-24 Ore» del 17 luglio).Le conferme dell'imprenditore sono giunte dopo che il Gip Maria Michela Di Fine aveva rigettato tutte le eccezioni sollevate due giorni fa dal collegio di difesa. Angelini ha ribadito il versamento delle tangenti a politici e dirigenti di punta, in cambio di favori. In primis a quel Luigi Conga, ex manager della Asl di Chieti, che dietro il versamento di 100mila euro al mese, avrebbe così assicurato il (più o meno) regolare pagamento dei crediti vantati dall'imprenditore. Conga non l'ha presa bene e in una pausa caffè ha versato fiele sul suo (ex) amico, dimostrando così di aver lasciato alle spalle il momento confusionale che gli aveva persino impedito di rispondere con coscienza alle domande dei magistrati che lo avevano incontrato in carcere. «Ci ha rovinati sulla parola – ha detto Conga – e vorrei tanto capire perché ha parlato di me solo nel corso dell'ultimo interrogatorio. Qualcuno a Roma non mi ama. Chi gli avrà detto di parlare di me?».Questa fase anticipatoria del processo - è la sensazione - si svolge (anche) fuori dalle aule del Tribunale, visto che i messaggi criptati sono continui e in ogni direzione. Come quelli lanciati dall'ex Governatore Ottaviano Del Turco, che prima di entrare nel Palazzo di Giustizia e sedersi in ultima fila senza incontrare mai lo sguardo del suo accusatore, ha ribadito la presenza di poteri forti che hanno prima generato e poi indirizzato le indagini e l'inchiesta. Critica respinta da Trifuoggi che - seppure non espressamente chiamato in causa - ha risposto dicendo che «chi lo ha detto se ne assumerà la responsabilità» e ha invitato Del Turco a non aggravare la situazione rilasciando altre interviste. Oggi secondo e - sicuramente - non ultimo round, ancor più teso dopo la notizia che Angelini sarebbe stato minacciato di morte se non avesse continuato a versare tangenti.
Del Turco/ Angelini chiama in causa Fassino e servizi segreti
Per l'imprenditore, l'ex segretario sosteneva suo concorrentepostato
document.write( strelapsed('2008-09-10T18:18:00Z') );
2 ore fa da APCOM
ARTICOLI A TEMA
del turco: angelini fa nome fassino
del turco/ portavoce fassino: non si…
del turco/ lamberto quarta: "centro…
Altri
Pescara, 10 set. (Apcom) - Servizi segreti e politici nazionali coinvolti sulla gestione della sanità in Abruzzo. Nella seconda giornata d'incidente probatorio, Vincenzo Angelini è stato un fiume in piena. Messo sotto torchio dai magistrati che si stanno occupando dell'inchiesta sulle presunte tangenti nella gestione della sanità in Abruzzo, il re delle cliniche private nella regione, ha tirato in ballo anche Piero Fassino.
Nelle dichiarazioni rilasciate nell'aula uno del tribunale di Pescara, Angelini ha spiegato che l'ex segretario dei Ds avrebbe sostenuto un suo concorrente nel settore della sanità privata, Franco Pierangeli, con l'appoggio a livello locale del vicepresidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini (Pd). Ma Angelini non ha escluso che dietro vicenda si nasconda la mano dei servizi segreti. "Può darsi", è stato il suo commento al termine dell'incidente probatorio terminato intorno alle quattro.
Altre accuse sono andate, poi, all'indirizzo di Forza Italia, verso cui l'imprenditore ha ammesso di aver consegnato 500mila euro come finanziamento al partito e verso Alleanza nazionale, in misura minore. A difesa dell'ex governatore dell'Abruzzo, Ottaviano Del Turco e degli altri indagati era sceso in campo in mattinata l'ex segretario alla presidenza della giunta regionale, Lamberto Quarta, "Il centro sinistra non ha preso soldi", ha detto. Lo stesso Quarta ha sottolineato come Angelini si sia contraddetto più volte nelle sue dichiarazioni, ma è stato smentito dal legale dell'imprenditore, Sabatino Ciprietti. Per l'avvocato, infatti, il suo assistito ha confermato anche oggi tutte le accuse nei confronti degli indagati. Domani giorno di sospensione. L'incidente probatorio riprenderà venerdì prossimo.
martedì 9 settembre 2008
RIUSCIRANNO A LEVARGLI L'OSSO?
Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite.
CRO - Del Turco, al via processo: confermate accuse all’ex governatore
Roma, 9 set (Velino) - Tutte confermate le accuse all’ex presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco. Il processo sul presunto giro di tangenti nella sanità, che vede sul banco degli imputati, oltre all’ex gove...
Finora Angelini ha confermato di aver pagato tangenti all’ex manager dell’Asl di Chieti, Luigi Conga, cui avrebbe dato qualcosa come 100mila euro al mese, e a Giancarlo Masciarelli, ex presidente d...
POTERI FORTI ..... MA QUALI?
Pm: poteri forti? se ne assumera' responsabilita'
PESCARA - La "pressione" sulla Procura di Pescara da parte dei "poteri forti" della sanità abruzzese - di cui Vincenzo Angelini sarebbe l'espressione - preoccupati per i tagli ai privati decisi dalla Giunta per contenere spesa e sprechi, avrebbe generato l'inchiesta che il 14 luglio scorso mandò in carcere il presidente della Regione Ottaviano Del Turco e altri 10 tra amministratori, politici e imprenditori. Lo sostiene Del Turco in dichiarazioni rilasciate ieri mattina presto al Tribunale ad alcuni giornalisti e pubblicate oggi. A questo proposito, però, stamattina il Procuratore capo Nicola Trifuoggi, scuro in volto ha affermato: "Chi lo ha detto si assumerà la responsabilità", mentre Angelini, entrando nell'aula per la seconda giornata dell'incidente probatorio, si é limitato a dire: "Meno male, se Del Turco comincia a parlare si accelera il procedimento". Sul grande accusatore - il quale afferma di avere versato oltre 15 milioni di tangenti, dei quali 5,6 a Del Turco - l'ex presidente sostiene che "é la risposta dei poteri forti alla minaccia che il lavoro della Giunta rappresentava per chi ha vissuto, per decenni, dei profitti legati alla sanita". Secondo Del Turco, "Angelini era 'tecnicamente fallito'" e quando andava a trovarlo nella sua casa di Collelongo (L'Aquila) gli chiedeva protezione "perché temeva di essere arrestato, era ossessionato dalle indagini della magistratura", e non - come sostiene l'imprenditore - per portargli i soldi, "un tesoro che non ho". Ma Del Turco ha "fiducia nella magistratura" e non ritiene di essere "vittima di un errore giudiziario": "La Procura di Pescara non ha contestato un reato confondendone l'autore. Ha ritenuto attendibili le dichiarazioni di Angelini. Il problema é che non sono vere e sono servite a lui". La Procura chiese altri ordini di custodia cautelare, tra cui quello di Angelini, ma il Gip, in questo caso, non accolse la richiesta ritenendo importante la collaborazione dell'imprenditore alle indagini. Nelle interviste Del Turco parla anche del mese trascorso al supercarcere di Sulmona (L'Aquila), con mafiosi che lo guardavano sghignazzando e annuncia che quella esperienza sarà riportata in un libro. Infine, dichiara che non abbandona l'attività politica, "ma in questo momento - afferma - devo riacquistare la dignità che mi hanno tolto". ........................ Gran bel Mastino!
venerdì 5 settembre 2008
U.S.NAVVY MOUNT WHITEY A POTI
mercoledì 3 settembre 2008
HA PROPRIO TORTO GARZON ?
del 3 Settembre 2008
Sono peró d'accordo sul concetto che come nel caso di Spagna e Italia che sono state battute dalla tempesta orrorifica di una guerra civile, si debba porre la parola FINE solo dopo aver accertato, cause, uccisioni, massacri, genocidi e fare cosi come il Cile post Pinochet il triste conteggio dei morti ammazzati. e le parti che piú si sono distinte in queste turpi attivitá condannate per l'eternitá e le vittime ricordate come martiri di uno scontro fraticida. La Chiesa Insegna, martirizzata per quasi 4 secoli e poi carnefice nei tempi bui della Inquisizione chiedere perdono alla Umanitá attraverso il pontefice in carica .
un cordiale saluto