ARTICOLO DAL GIORNALE DEL 25 Settembre 2008
Sacconi: "Parole sconcertanti" "'Le dichiarazioni del segretario nazionale del Pd che mi riguardano non possono che suscitare incredulita' e sconcerto per l'ennesima personalizzazione della lotta politica", replica il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, dopo le dichiarazioni del leader del Pd. "Un conto e' la polemica, l'ironia anche piu' cattiva, - prosegue Sacconi - un conto e' la menzogna odiosamente rivolta a criminalizzare l'avversario. Io resistero' alla tentazione di scivolare sullo stesso piano inclinato lungo il quale non voglio raggiungere il punto basso toccato da Veltroni. Mi compensa una giornata che conclude positivamente il lungo e travagliato negoziato su Alitalia, nella quale la gioia per il risultato e' proporzionale alla fatica spesa, moltissima per me, temo nulla per Veltroni".
Gasparri: "Che pochezza..." "E' davvero sgradevole il linguaggio offensivo usato da Veltroni tornato dalle vacanze americane ancora piu' arrogante. Si attribuisce meriti non suoi per recuperare una credibilita' che non ha e non avra' mai più", e' dura la replica di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pd"l. L'azione di Berlusconi, di Letta, di Matteoli, di Sacconi, di Scajola ed altri esponenti del governo e' stata decisiva. Veltroni - ha aggiunto Gasparri - ancora una volta ha fatto prevalere la sua pochezza sulla verità".
Di Pietro contro Veltroni Accade anche questo, Antonio Di Pietro scavalca "a sinistra" Walter. Prima attacca il governo: "E' una vittoria dei ricattatori sui ricattati. E' la vittoria del padronato sui lavoratori. Una estorsione legalizzata commessa innanzitutto dal presidente del Consiglio che si è fatto una cordata ad uso e consumo suo ed ha messo la corda al collo ai migliaia di lavoratori si trovano in giro per gli aeroporti". Poi "spara" sul Pd e sul suo leader: "Veltroni arriva all'ultimo minuto e senza aver partecipato ad alcuna manifestazione insieme agli operai, cerca di dire che grazie a lui gli operai ce l'hanno fatta. Gli operai non ce l'hanno fatta. Hanno solo subito".
Angeletti (Uil): merito anche di Sacconi "Se l'accordo Alitalia è stato firmato, questo è merito di tutti i protagonisti che sono stati al tavolo e tra questi sicuramente il ministro Sacconi". Così all'Ansa il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. "Non comprendiamo, dunque - afferma Angeletti - le ragioni dell'attacco personale di Veltroni al Ministro del Lavoro che si é impegnato nel corso di questa vicenda al pari di tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell'azienda e dei lavoratori".
Sacconi: "Parole sconcertanti" "'Le dichiarazioni del segretario nazionale del Pd che mi riguardano non possono che suscitare incredulita' e sconcerto per l'ennesima personalizzazione della lotta politica", replica il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, dopo le dichiarazioni del leader del Pd. "Un conto e' la polemica, l'ironia anche piu' cattiva, - prosegue Sacconi - un conto e' la menzogna odiosamente rivolta a criminalizzare l'avversario. Io resistero' alla tentazione di scivolare sullo stesso piano inclinato lungo il quale non voglio raggiungere il punto basso toccato da Veltroni. Mi compensa una giornata che conclude positivamente il lungo e travagliato negoziato su Alitalia, nella quale la gioia per il risultato e' proporzionale alla fatica spesa, moltissima per me, temo nulla per Veltroni".
Gasparri: "Che pochezza..." "E' davvero sgradevole il linguaggio offensivo usato da Veltroni tornato dalle vacanze americane ancora piu' arrogante. Si attribuisce meriti non suoi per recuperare una credibilita' che non ha e non avra' mai più", e' dura la replica di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pd"l. L'azione di Berlusconi, di Letta, di Matteoli, di Sacconi, di Scajola ed altri esponenti del governo e' stata decisiva. Veltroni - ha aggiunto Gasparri - ancora una volta ha fatto prevalere la sua pochezza sulla verità".
Di Pietro contro Veltroni Accade anche questo, Antonio Di Pietro scavalca "a sinistra" Walter. Prima attacca il governo: "E' una vittoria dei ricattatori sui ricattati. E' la vittoria del padronato sui lavoratori. Una estorsione legalizzata commessa innanzitutto dal presidente del Consiglio che si è fatto una cordata ad uso e consumo suo ed ha messo la corda al collo ai migliaia di lavoratori si trovano in giro per gli aeroporti". Poi "spara" sul Pd e sul suo leader: "Veltroni arriva all'ultimo minuto e senza aver partecipato ad alcuna manifestazione insieme agli operai, cerca di dire che grazie a lui gli operai ce l'hanno fatta. Gli operai non ce l'hanno fatta. Hanno solo subito".
Angeletti (Uil): merito anche di Sacconi "Se l'accordo Alitalia è stato firmato, questo è merito di tutti i protagonisti che sono stati al tavolo e tra questi sicuramente il ministro Sacconi". Così all'Ansa il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. "Non comprendiamo, dunque - afferma Angeletti - le ragioni dell'attacco personale di Veltroni al Ministro del Lavoro che si é impegnato nel corso di questa vicenda al pari di tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell'azienda e dei lavoratori".
Mio commento:
Ché Tragedia ! dopo queste idiozie, gli Africani non lo vorranno piú. L'ultima chance e fare lobby su Prodi affinché lo possa coinvolgere in qualche missione di : " Pace stupids Keeping".
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