DA REPUBBLICA DEL 3 di AGOSTO del 2008
.....................Questa mattina, in seguito a una richiesta del leader palestinese Abu Mazen e del primo ministro Salam Fayyad, gli israeliani hanno acconsentito al rientro a Gaza dei militanti palestinesi, subito fatti ostaggio degli integralsiti islamici di Hamas. E' una situazione del tutto inedita, non solo perchè rimane incerta la sorte dei 150 palestinesi in Israele, di cui molti, feriti negli scontri con i militari di Hamas, sono ricoverati negli ospedali israeliani. Ma anche perchè è nuova alla storia delle vicende mediorientali una vetta così sanguinosa tra le due anime della resistenza palestinese. "Hamas aggredisce le nostre famiglie, brucia le nostre case e terrorizza i nostri bambini" ha detto alla TV Atef Helles, uno degli uomini di Fatah ricoverato in un ospedale israeliano. Un massacro nel massacro, quello tra le fazioni palestinesi di Fatah e di Hamas, che ha spinto Israele in questa posizione del tutto inedita di 'intervento umanitario'. Sulla vicenda è intervenuta anche la Lega Araba, che ha espresso oggi al Cairo "collera, tristezza e inquietudine" per le violenze interpalestinesi di ieri. Mohammed sobeih, segretario generale aggiunto dell'organismo panarabo, ha chiesto che "cessi il ricorso alle armi fra i fratelli nei territori palestinesi". Sobeih ha anche chiesto "a tutte le parti di porre fine a questa farsa che avrà conseguenze devastanti sulla causa palestinese".
commento al articolo sull' intervento umanitario dell'esercito d'Israele
per salvare i miliziani di AL FATAH dai miliziani di HAMAS
Plaudo all'alto senso umanitario d'Israele che peró non condivido.
Mi commuovo quando un branco di iene assale una "povera" antilope
che si é allontanata dal branco.
Sono totalmente indifferente quando iene di branchi diversi si sbranano
tra di loro.
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