domenica 5 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO



Ogni qual volta un terremoto colpisce qualche zona del nostro pianeta, mi torna alla memoria quella mattina del 17 Dicembre del 1987 quando ero appena risalito al 27º piano dell'Hotel intercontinental di Shinjuku un quartiere di Tokyo dove alloggiavo. Ero sceso a comprare un paio di cartoline e aspettavo che l'architetto Kitai mi venisse a prendere per andare a fare un sopraluogo per un progetto. Mi ero appena seduto alla scrivania per terminare una planimetria che avevo iniziato la sera prima quando alle 11.08 con sedia sono stato proiettato contro la finestra dall'altra parte della stanza e mi sono visto per un attimo volare dal 27º piano. Il cristallo ha tenuto l'oscillazione di oltre mezzo metro di tutto il grattacielo e dopo un microsecondo di paura sono scattato verso la porta che fuori squadra si apriva e si chiudeva, sono uscito sul pianerottolo con le luci di emergenza accese, altoparlante che in diverse lingue raccomandava alla calma e dava istruzioni precise come raggiungere il vano scala il vano ascensori sigillato da porte in acciaio e mi sono letteralmente gettato giú per le scale, come su una nave in piena tempesta che rolla da una parte e dall'altra, raggiungendo la hall a tempo di record.
Tutto bloccato per mezza giornata per i controlli : Autostrade urbane, ferrovia, metro, ascensori, luce telefoni poi nel primo pomeriggio la vita é ripresa risultato : 2 signore anziane decedute 56 feriti. Per l'imponderabilitá del destino tre anni dopo mi sono trasferito per lavoro a Santiago del Cile il Paese dei " tremblores " ed ho sempre vissuto in villette tranne il 2000 che mi sono voluto avvicinare allo Stadio Italiano di cui ero socio ed ho preso un appartamento al 13º piano di un edificio "intelligente" e li un giorno in piena notte un bel 5,6 che ci ha fatto sloggiare velocemente ripetendo l'esperienza Giapponese peró anche li nessun danno oltre alla paura del momento. Due Paesi non dico agli estremi peró quasi, all'avanguardia in architettura antisismica. Da noi? anche questa volta sembra di NO. Il cordoglio va a chi a perso i suoi cari sotto le macerie ed aspettiamoci il solito muro di omertá e di scaricabarile quando inizieranno le inchieste sulle cause e sui perché, nonché l'attesa, forse scontata, cavalcata della disgrazia delle forze politiche dell'opposizione.

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