lunedì 26 gennaio 2009

27 GENNAIO GIORNATA DEL RICORDO

gentile signora,
presumo ci sia una relazione di parentela con il dirigente dell'Alfaromeo arrestato dalla Muti e sparito nei campi di stermnio nazisti.
So cosa voglia dire perdere un proprio parente in questo modo infatti a guerra finita un mio cugino di 15 anni fu prelevato da casa da una volante rossa e non se ne seppe piú nulla, il corpo non fu piú trovato e si pensa sia stato gettato non si sa se da vivo o da morto dentro un altoforno, Sentenza di morte presunta del tribunale di Genova nel 1950.
Discrepo leggermente sulla premessa che le fa chiedendo di non relazionare alcun commento con quanto Israele ha fatto e fa per sopravvivere.
Se la Storia dev'essere Maestra di vita e la giornata del ricordo, mantenere viva negli animi delle generazioni presenti e future la rimembranza di uno degli apici della bestialitá umana, dovrebbe essere nostro dovere ricordare tutte, dico tutte le mostruositá compiute da noi uomini nel corso del 900 e del 2000 ricordando i comunisti nostrani complici morali dello sterminio di massa di decine e decine di milioni di contadini, ucraini, bielorussi, cinesi etc. ricordare il genocidio di un milione di Armeni che i negazionisti turchi ancor oggi stentano a riconoscere, ricordare le pulizie etniche della Ex Juguslavia che ci ha fatto ripiombare negli anni dei campi di sterminio, ricordare le montagne di teschi nel museo cambogiano del milione di vittime in nome sempre di una ideologia comunista, ricordare le foibe, ricordare il genocidio sistematico compiuto dai partigiani comunisti a guerra finita non solo nel triangolo rosso ma un pó in tutta italia e sopratutto ricordare visto che nei campi di sterminio nazisti l'obolo maggiore é stato quello Ebreo, ricordare il perenne stato d'imminente sterminio in cui, questo popolo di Dio, é stato costretto a vivere ed a morire dalla distruzione del Tempio ad opera dei Romani, ai ghetti dello stato pontificio (fino al 1870) ai propgrom russi e polacchi, alle leggi razziali italiane, alla continua minaccia araba di distruggerli come zecche..
Su El Watan, quotidiano democratico algerino, 3 pagine di esaltazione del ragazzino palestinese che con la sua fionda rappresenta la Intifada sugli abecedari delle scuole della striscia di Gaza o della Cisgiordania, raffigurazioni , vignette in arabo uguali a quelle che circolavano nel 3º Reich ed anche in italia nel 39 e 40, dichiarazioni di dittatori arabi di cancellare Israele dalla faccia della terra, bombardamenti continui di razzi che anche se fatti in casa ( e non lo sono) ammazzano ugualmente. Terroristi islamici che ammazzano tutti quelli che non la pensano come loro!
Tutto questo si deve ricordare perché purtroppo, visto come le cose stanno andando, significa che : non abbiamo ricordato abbastanza!

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