lunedì 4 maggio 2009

5 MAGGIO ATTUALITÁ DI UN POETA IMMORTALE

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando
una simile orma di piè mortalel
a sua cruenta polverea calpestar verrà.
Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito mista la sua non ha:
vergin di servo encomio e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito sparir di tanto raggio
e scioglie all'urna un cantico che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulminetenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza:.......
....................... le braccia al sen conserte,stette,
e dei dì che furonol'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili tende, e i percossi valli,
e il lampo dè manipoli,e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio e il celere ubbidir.
Ahi! Forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,e disperò; ..............
.............................Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.

Giusto quello che dopo quasi 50 anni miei neuroni mi hanno permesso di ricordare. Anche se, personalmente, mi é sempre piú piaciuta: " A Zacinto " colma di struggente melanconia per la propria patria perduta , Veramente un grande Poeta, prerisorgimentale, sommerso da eventi piú grandi di lui, sfortunato al gioco e sfortunato in amore!...... contrariamente al proverbio popolare!

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