mercoledì 3 settembre 2008

HA PROPRIO TORTO GARZON ?

Da un Articolo del GIORNALE a cura del suo direttore
del 3 Settembre 2008

....................è capitato così al magistrato spagnolo Baldasar Garzón, che in un libro uscito anche in Italia (Un mondo senza paura, Baldini Castoldi Dalai) dice di non voler dimenticare «nessuna delle tragedie e degli orrori» che siamo stati costretti a subire. Fedele a questo assunto Garzón, a quasi settant’anni dalla fine del conflitto, ha chiesto a 22.800 parrocchie la lista dei desaparecidos; lo stesso ha fatto con i sindaci di Madrid, Siviglia, Cordova e Granada, aree che erano sotto il controllo franchista. Ma non si vede quali esiti possa avere l’iniziativa, motivata con le richieste di alcune associazioni di vittime della guerra: un’amnistia generale, decisa dal Parlamento spagnolo nel 1977, ha messo in prescrizione tutti i reati politici commessi prima del 1976. E un procedimento penale sarebbe possibile soltanto se venisse ammesso il reato di genocidio, ................................



Caro Direttore, non sono mai stato dalla parte del giudice Garzon, in particolar modo per l'affare Pinochet che se esistesse un premio "de Amicis" per dittatori (quelli che ammazzano di meno) lo avrebbe vinto quando si é "ritirato"dopo il referendum a fare il capo di stato maggiore.
Sono peró d'accordo sul concetto che come nel caso di Spagna e Italia che sono state battute dalla tempesta orrorifica di una guerra civile, si debba porre la parola FINE solo dopo aver accertato, cause, uccisioni, massacri, genocidi e fare cosi come il Cile post Pinochet il triste conteggio dei morti ammazzati. e le parti che piú si sono distinte in queste turpi attivitá condannate per l'eternitá e le vittime ricordate come martiri di uno scontro fraticida. La Chiesa Insegna, martirizzata per quasi 4 secoli e poi carnefice nei tempi bui della Inquisizione chiedere perdono alla Umanitá attraverso il pontefice in carica .
un cordiale saluto
Andrea Storace

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