giovedì 11 settembre 2008

LA MALAFEDE DEL PD É UGUALE A QUELLA DEL PCI?


Riguardo all'Articolo ed alla risposta desidero aggiungere un altro paio di cose, oltre a volere la VERITÁ Nuda e Cruda:

Dario definisce suo padre Giorgio come ex partigiano mentre sul suo curriculum curato da sua madre Gardenia riporta : "brevetto di Patriota"

Parla d'imbarazzante militanza di La Russa ed Alemanno o Fini o qualsivoglia altro personaggio di AN che in gioventu si é scontrato, come il sottoscritto, nato nel 46, in continuazione per poter esprimere la propria appartenenza politica di Destra e questo quando innumerevoli personaggi della sinistra si sentono orgogliosi di essere: "comunisti" !? Per sintetizzare nella nostra Storia: 2 sono i MALI ASSOLUTI Comunismo e Nazismo con piú di 50 milioni di morti ammazzati incominciando con Trosky a picconate.
2 sono le resistenze la comunista e la democratica , 3 sono gli eserciti : Xª , RSI, REGNO AL SUD. Franceschini ci dica se stima suo Nonno! cosi come suo Nonno Fascista ha stimato suo padre Patriota ! Cosi come avevo fatto per l'articolo di Bertinotti, inserisco nei punti che ritengo piú interessanti della Risposta a Pansa di D.F. i mie commenti:

INTERNI
giovedì 11 settembre 2008, 07:00
Caro Pansa, ti racconto mio nonno fascista
Dario Franceschini*
Ho letto con stupore, e con un po’ di amarezza, l’intervista di Luca Telese a Giampaolo Pansa pubblicata ieri dal Giornale. Non solo perché per Pansa nutro un affetto sincero (sin dai tempi in cui, giovane della Dc, provavo un misto di rabbia e fascino per gli articoli impietosi in cui lui, da sinistra, attaccava la Balena Bianca, il partito in cui militavo con entusiasmo, credendo fosse possibile cambiarlo senza demolirlo) ma anche perché gli ho riconosciuto che con la sua serie di libri sui «vinti» ha aperto una finestra di luce su un pezzo di storia del nostro Paese che non può essere per sempre accantonato e dimenticato solo perché scomodo. Una definizione di questo tipo é una implicita ammissione da parte di D.F. che qualcosa di storto é stato fatto e quindi ridimensiona una versione Storica forzata e non veritiera.Ed è anche per questo che ho accettato volentieri di presentare nella mia città, Ferrara, uno dei suoi libri, cogliendo quell’occasione per raccontare pubblicamente la storia della mia famiglia.Ora l’accusa che Pansa mi ha formulato è di avere «ringhiato» contro La Russa e le sue affermazioni sui giovani di Salò mentre non avrei potuto farlo proprio per la mia storia.Innanzitutto non mi pare di aver «ringhiato», ma a una domanda di un giornalista ho educatamente risposto che condividevo le parole del presidente della Repubblica, Essendo tutti e due del PD ed avendolo eletto era ovvia la condivisione così diverse da quelle del ministro della Difesa pronunciate poco prima, e ho tentato di ricordare che l’antifascismo è un elemento fondante della nostra democrazia repubblicana , qui sta il problema! quando il pilastro della nostra democrazia repubblicana é un movimento che ha chiuso il suo ciclo storico é chiaro il limite strutturale della stessa che provoca ed ha provocato nel corso delle stagioni passate questi continui ridicoli richiami all'unione Antifascista ed il ben piú grave terrorismo delle brigate rosse nipoti di quesgli eroici partigiani rossi che hanno insanguinato l'Italia postbellica. e pertanto dovrebbe essere un valore condiviso da tutte le forze politiche.Ma poi credo, francamente, che proprio la mia vicenda familiare, molto simbolica come molte storie italiane, mi consenta di esprimere qualche giudizio non ideologico, ma vissuto.Ripercorro con poche parole questa storia nella sue completezza, per i lettori più che per Pansa, che la conosce tutta anche per averla riportata in uno dei suoi libri e che ieri invece nell’intervista (e questa è la parte che mi ha lasciato un po’ di amarezza) ha raccontato solo in parte, omettendo il finale. Mio nonno materno, cui ho voluto un gran bene, aderì prima al fascismo, poi alla Repubblica di Salò. Ci credeva, e negli incarichi amministrativi che ebbe riuscì a farsi benvolere da tutti. Per esempio, mio padre, mia madre soldati nella RSI, mio zio capo di gabinetto in una prefettura al nord e mio Nonno Cancelliere capo della pretura a Tripoli sotto amministrazione inglese, tutti erano contrari alle leggi razziali ed il Nonno di D.F. come si era espresso in proposito? Dopo la Liberazione per qualche anno restò lontano dalla famiglia e dal suo paese natale, Poggio Renatico, per evitare le vendette e le rappresaglie che segnarono drammaticamente quel tempo. Se s'era fatto benvolere da tutti perché i partigiani volevano farlo fuori? erano i partigiani comunisti o quelli democratici?Così mia mamma, innocente e bambina, ché fortuna ha avuto la mamma di D.F.! ha solo dovuto viaggiare per un pó di tempo con gli occhi bassi! Non cosi mio cugino Bartolomeo suo coetaneo buttato si pensa vivo in un altoforno a 15 anni a guerra finita (per cui non azione di guerra!?) perché figlio di un fascista assassinato il 14 settembre del 1944 assieme ai suoi commilitoni in una vigliacca imboscata a Vigoponzo di Dernice (AL) .il mattino andava a scuola con la testa bassa, per non leggere sui muri del paese le frasi minacciose contro suo papà.La parte che Pansa non ha raccontato, ma è quella che più simbolicamente dimostra come gli italiani abbiano costruito la riconciliazione nazionale Discrepo totalmente con D.F. nel affermare che gli italiani in quell'epoca abbiano costruito la riconciliazione nazionale. Fino a quando non si sara fatta luce su tutti gli avvenimenti oscuri, e sono i piú, fino a quando ci saranno ancora assassini in circolazione che con il fazzoletto rosso al collo hanno massacrato persone inermi cui una stima approsimativa si aggira tra i 50 e 60 mila pulizia etnica a parte eseguita dai loro compagni titini, non potremo avere una riconciliazione nazionale. Fino a quando non si riconoscerá che il 2º GRANDE MALE ASSOLUTO é il Comunismo , non ci sará, fino a quando ci sará uno solo di sinistra orgoglioso di sentirsi comunista: NON CI SARÁ . molto prima delle loro classi dirigenti, è che, poco tempo dopo la Liberazione, quella ragazza, mia mamma, si fidanzò e poi si sposò con mio padre, un giovane ex partigiano, comunista? non credo proprio vista l'estrazione democristiana, componente il Cln sfuggito alla fucilazione, Fortunato anche il papá di D.F. , Giorgio (vedere suo curriculum a pié d'articolo) che a differenza tanto per dirne uno, il fratello di Pasolini non é riuscito a sfuggire alla fucilazione da parte delle brigate partigiane comuniste! da poco diventato deputato della Democrazia cristiana. Mio nonno approvò quella scelta e la mia famiglia è stata per anni unita sull’affetto e sul rispetto. Il Nonno fascista di D.F. ha capito la diversitá tra un partigiano comunista ed un "patriota" cosi come il comandante della Xª J.V.Borghese che fece accordi con bande partigiane "bianche" per difendere il suolo patgrio dall'invasione titina, per cui ha dimostrato saggezza e lungimiranza.
.Anche l’Italia, dopo le laceranti ferite del primissimo dopoguerra, è stata in fondo così. Altra bugia, altra inesattezza, tutti sappiamo o perlomenno dovremmo saperlo che una gran quantitá di fascisti sono passati armi e bagagli e si sono rifatti una verginitá comunista, Che l'epurazione era una palla al piede per la riscostruzione per cui il cittadino sovietico Togliatti con doppio passaporto e ministro della Giustizia ha concesso un perdono generale per tutti i crimini salvando migliaia di assassini prezzolati ... ed alcuni ce li siamo ritrovati in parlamento ed al senato "schifosa vergogna del PCI" e facendo cosi ripartire la macchina burocratica statale. Ora la domanda è: perché questa mia vicenda familiare dovrebbe ostacolare un mio giudizio sul fascismo e una mia contrarietà al tentativo, oltre mezzo secolo dopo, di mettere tutti sullo stesso piano: chi combatteva per una causa giusta e chi dalla parte sbagliata?
Non è un problema di rispetto per la vita di tutti. È che la storia non può essere cambiata certo a tutti quelli di sinistra brucia tremendamente che a distanza di 60 anni saltino fuori cosi come i popscorn le menzogne che hanno "inzeppato" la storia scritta prorio da loro e quindi é ovvio che siano in coro a gridare : "LA STORIA NON PUÓ ESSERE CAMBIATA" ma quale storia? Non vogliono che si dia spazio alle notizie che di giorno in giorno si riappropriano della VERITÁ perché c'é dietro un mare di quattrini di sovvenzioni alle innumerevoli associazioni di partigiani di combattenti per la libertá oltre a perdere la faccia: ma ce l'hanno? e che la nostra democrazia ha le radici in quel riscatto nazionale reso possibile dalle donne e dagli uomini della Resistenza, dopo le vergogne della dittatura, degli omicidi politici, delle leggi razziali, dell’alleanza col nazismo, ehi D.F. non stiamo mica parlando dell'Unione Sovietica ? Stiamo parlando dell'Italia dove la dittatura a avuto ben poche vergone, dove gli omicidi politici si contano su una mano, dove le leggi razziali hanno fatto molti meno morti dei Progrom sovietici contro gli Ebrei ed in quanto ad allenze ricordiamoci il patto tra URSS e GERMANIA e dei morti polacchi (vedi strage di kathin compiuta dai Russi comunisti.dei morti di una guerra tragica e folle.Quando si piange in Normandia di fronte a quel prato struggente pieno di croci bianche, quando si visita Auschwitz, quando si prega a Marzabotto o alle Fosse Ardeatine, a qualcuno può venire in mente di mettere sullo stesso piano i soldati americani e i loro nemici, le vittime innocenti dell’odio razziale e i loro carnefici?Furono in molti, e fu così anche per mio nonno, a trovarsi dalla parte sbagliata in buona fede, spesso anche solo per ubbidienza e non facendo del male a nessuno, ma non si può riscrivere la storia, certo, reitero, non puó certamente piacere alla sinistra che storici italiani o stranieri possano riscrivere la storia QUELLA VERA e mettere in soffita quella Storia che é stata fatta da chi voleva portarci nel paradiso sovietico non si può cercare di equiparare ciò che non è equiparabile soltanto per giustificare, come è stato forse, anche inconsapevolmente, in questi giorni per Alemanno e La Russa, le proprie passate imbarazzanti militanze. Nessuna imbarazzante militanza ! Alemanno e La Russa e noli prima di loro, abbiamo militato in un partito che é stato ghettizzato per decenni, abbimao lottato per le strade per non farci sopraffare, abbiamo lottato nelle scuole quando ci davano il 5 sul tema politico dicendo le stesse cose che diciamo oggi, A differenza della Sinistra abbiamo analizzato gli errori del passato, reinterpretato secondo schemi democratici gli avvenimenti e confrontandoci tra di noi sempre sotto tiro verbale e reale siamo usciti dagli schemi dove alla Sinstra faceva comodo inchiodarci, riconscere gli errori dei nostri padri, chiere perdono per loro ed i loro atti contro la comunitá Ebraica per le inique leggi razziali senza pero dimenticare chi come dice D.F. dalla parte sbagliata, come suo Nonno, ha combattuto e si é immolato per l'Italia Repubblicana. In ogni democrazia matura lo scontro politico, anche il più duro, avviene sempre dentro un sistema di regole e di valori comuni.Gli episodi e le frasi infelici di questi giorni proprio su questo devono interrogarci. Possono gli avversari politici anche in Italia, più di sessant’anni anni dopo la fine del fascismo, ormai vent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino, Possono ancora, milioni d'Italiani proprio a vent'anni dalla caduta del muro e a 60 anni dalla fine della guerra dopo tutto quello che é venuto fuori dal vaso di Pandora del comunismo: genocidi, uccisioni selettive, campi di concentramento in Siberia o sugli Urali, Terrorismo internazionale iniziato negli anni venti ed ancora non terminato, massacri di Anarchici nella guerra di Spagna, Emblematico assassinio di uno della troika a picconate in Messico finanziamenti ai partiti comunisti epurazioni, purghe il tutto stimabile se ci mettiamo i Cinesi, virtnamiti cambogiani laotiani cubani colombiani etc. etc. etc. in 100.000.000 di vittime, affermare di essere orgogliosi di essere comunisti? e tra questi milioni la seconda carica dello stato quel tal Bertinotti ?!? VERGOGNA STUPIDITA FALSITA condividere senza distinguo i valori fondanti della nostra Costituzione e riconoscere una storia nazionale condivisa?O dobbiamo aspettare che passi un’altra generazione?Grazie della cortese ospitalità.Dario Franceschini* vicesegretario del Partito democratico

Ringrazi la provvidenza che non ha fatto incontrare suo Nonno con i sicari partigiani che lo stavono cercando e che gli stessi non abbiano agito contro sua madre, diversamente lei, egregio vicesegretario del Partito Democratico non sarebbe qui a raccontarci queste belle favole che...non c'incantano!



Giorgio Franceschini genero di Giovanni Gardini, marito di Gardenia e padre di Dario vicesegretario del PD.
………………………………..carica di presidente dell'associazione della Parrocchia di S.Maria in Vado “Beato Gaspare del Bufalo “e quella di vicepresidente diocesano. Nel 1942 e 1943 è stato presidente dell'associazione studentesca fiorentina "Italia Nova". Ha compiuto due anni e mezzo di servizio militare in Italia e in Montenegro durante la seconda guerra mondiale, conseguendo la qualifica di combattente e ha il grado di tenente di complemento dell'arma di fanteria. Nel 1944 .insieme ad alcuni amici.ha costituito la prima organizzazione democratica cristiana ferrarese e come tale ha fatto parte, nella primavera del 1945, del Comitato provinciale clandestino di Liberazione Nazionale Ha ottenuto il brevetto di "patriota.” Nel 1946 venne nominato vicesegretario provinciale e. quindi. direttore del settimanale D.C. ferrarese "Popolo Libero” Dal luglio 1947 al maggio 1948 è stato segretario della Sezione cittadina democratico- cristiana “Giuseppe Stefani” Nel 1948 ha promosso la costituzione a Ferrara della libera organizzazione artigiana ed è stato presidente della sezione provinciale del Movimento Federalista Europeo, succedendo all’avvocato Giuseppe Longhi. Dal 1952 al 1960 è stato eletto consigliere Comunale di Ferrara e dal 1952 al 1960 consigliere provinciale. Dal 1953 al 1954 è stato segretario provinciale della Democrazia Cri- stiana. Nel 1953 venne eletto deputato per la circoscrizione Ferrara-Bologna -Forli' - Ravenna. Come…………………………..

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