domenica 14 settembre 2008

LA DEMOCRAZIA É CONTRO QUALSIASI DITTATURA?

DAL GIORNALE DI DOMENICA 14 SETTEMBRE 2008
Fini manda l'ultimo avviso ai colonnelli: "Chi è democratico è antifascista"
«Perché non possiamo non dirci antifascisti»: nelle due ore scarse in cui si concede al dibattito della festa dei giovani del suo partito (Atreju 2008), Gianfranco Fini prende il toro per le corna senza indecisioni. E ripartendo da Benedetto Croce («Perché non possiamo non dirci cristiani»), non si limita a spezzare gli ultimi flebili ancoraggi al ventennio o a non risparmiare più i ragazzi che andarono a Salò per ideale, ma calpesta labari e gagliardetti, spazza via ogni continuismo, martella senza pietà idee e simboli che parte della destra italiana ha continuato ad avere nel cuore per anni ed anni.Marcia per la sua strada, Fini. Convinto di essere nel giusto.
Tornare ad una visione strategica se si vuol costruire un futuro dignitoso. E sapere cogliere le occasioni per discutere davvero. «Perché - osserva in chiusura - in Italia mi pare che molti parlino, ma pochi ascoltino...».
«Chi è democratico - fa sapere, scandendo le parole - è antifascista. E poiché le tre parole d’ordine cui si richiama la nostra destra sono libertà, uguaglianza e giustizia sociale, è chiaro che non si può non ricusare chi in primo luogo soffocò la libertà e poi arrivò a produrre aberranti leggi razziali sostenendo che un uomo era uomo più di altri per costituzione genetica!».
Non salva più niente del ventennio Fini. Certo, forse c’era buonafede in chi andò a Salò, ma il fascismo dal ’22 al ’45 non è una pellicola da cui prendere singoli fotogrammi per trovarli accettabili. Il film - dice - va visto tutto prima di giudicarlo. E allora «se si è intellettualmente onesti», bisogna avere il coraggio di non negare la storia: «Il fascismo fu dittatura». E «non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta e chi stava invece dalla parte sbagliata!». «Sono dati fattuali, c’è una verità storica», rimarca convinto.
Sono d'accordo con Fini quando chiarisce con il suo discorso che un democratico é "anti" qualsiasi dittatura : non solo dobbiamo esserne convinti ma dobbiamo comportarci di conseguenza.
La Democrazia come sappiamo significa il governo del popolo per cui dove il Popolo non governa o dove al Popolo non viene permesso di governare, impedito d'esprimersi, vuol dire che quel Paese non é democratico per cui é una dittatura : militare, confessionale, di centro, di sinistra di destra, per cui va Combattuta ed abbattuta.
Per capire il nostro passato credo sia oltemodo importante analizzare il contesto storico nel quale il nostro passato si é svolto fino ad arrivare a noi e non lasciarci condurre in errore dai salti o dalle inversioni temporali cosi cari agli storici di parte, ricordando che : nella Storia , al contrario della matematica, cambiando l'ordine dei fattori : "causa ed effetto"..... il prodotto cambia!
Seguendo questo concetto, peraltro vecchio di migliaia d'anni, di democrazia e memori di quanto accaduto in passato con le varie dittature che si sono, tristemente alternate o con le democrazie dove le libertá democratiche non erano per tutti i cittadini essendo vigenti regolamenti razziali razzisti, dovremmo quanto prima ritirare i nostri ambasciatori dalle nazioni dove la democrazia non é attuata . I cittadini hanno l'obbligo di giurare la loro fedeltà al principio solenne di Democazia e cosi pure i cittadini ospiti. Chi non si asoggetta o chi non si comporta in modo democratico dovrebbe essere spedito a casa sua e gli Italiani che si comportano antidemocraticamente seguire corsi di democrazia .
Ovviamente tutte le religioni sono Antidemocratiche perché seguono la Teocrazia ché é l'opposto della Democrazia per cui chi amministra e professa una fede religiosa e si regola secondo i dettami della stessa é Antidemocratico e pertanto a rischio.
Le implicazioni sono molte ed il peso delle stesse é un fardello che ci ritroviamo sulle spalle, noi democratici, confrontandoci con questa massa di fascisti, comunisti, cristiani, mussulmani etc.
ogni giorno della nostra vita.
Altro problema non indifferente, ricordando quanto é accaduto nella vicina Algeria oramai 15 anni orsono quando un movimento religioso o partito politico approfitta della democrazia per aggiungere il potere e.......... cancellare la democrazia. Quali mezzi democratici abbiamo per ovviare a questo non trascurabile inconveniente? É democratico l'attacco preventivo ad un gruppo che sta per scatenare un atto terroristico magari della portata : delle due Torri? O é Democratico attaccare preventivamente una nazione che da tempo ti minaccia di cancellarti dalla faccia della Terra?
Insomma, i quesiti certamente non fanno difetto , l'importante é essere dotati di una salda fede
democratica per poter di volta in volta compiere le giuste scelte democraticamente.
W LA DEMOCRAZIA
Andrea Storace

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